GABINIE, LEGGI
. Due del 139 a. C.: la tabellaria, che prescriveva la votazione per tabellam nella nomina dei magistrati; l'altra, che comminava la pena di morte per quelli che avessero tenuto riunioni clandestine nella città; quattro del 67 a. C. Quelle proposte da Quinto, queste da Aulo Gabinio, entrambi tribuni della plebe. Con i plebisciti del 67 a. C. si conferì a Pompeo nella guerra contro i pirati l'imperium eguale a quello dei proconsoli per tre anni su tutte le coste marittime sino a cinquanta miglia dal mare; si assegnò al console Acilio il governo della Bitinia e del Ponto; si stabilì che il Senato nel mese di febbraio dovesse ricevere ogni giorno gli ambasciatori: si vietò di facere versuram alle provinciae (non ai provinciales, come comunemente si dice).
Bibl.: S. Rotondi, Leges publicae populi romani, Milano 1912.