LEGITTIMISTI
. È il nome che presero nel sec. XIX i seguaci di un partito politico francese fondato piuttosto sul sentimento di devozione al ramo primogenito della casa di Borbone che su un corpo di dottrine.
La legittimità fu invocata dal Talleyrand, promotore della restaurazione di Luigi XVIII sul trono di Francia, per contrapporre il titolo ereditario di diritto del monarca restaurato a quello di fatto dell'imperatore dichiarato decaduto, sì che non si potessero infliggere alla monarchia legittima le sanzioni contro l'usurpatore. Durante però la restaurazione gli stessi fautori più fanatici della dinastia rivendicarono il diritto esclusivo al titolo di "realisti" e non a quello di legittimisti. Tali si chiamarono, del resto logicamente, i parlamentari e i funzionarî che rifiutarono, dopo la rivoluzione del luglio 1830, di giurare fedeltà al duca d'Orléans, proclamato dagl'insorti re dei Francesi, in spregio dell'abdicazione del re Carlo X e di suo figlio, duca d'Angoulême, a favore del nipote Enrico V, figlio dell'assassinato duca di Berry. Questo disgraziato principe, che non salì mai sul trono per non accettare la sostituzione della bandiera tricolore a quella dell'antica monarchia, e per non diventare, com'egli diceva, "il re legittimo della rivoluzione" portò durante il lungo esilio il titolo di duca di Bordeaux, poi quello di conte di Chambord (v.) e fu il sovrano per antonomasia dei legittimisti francesi. Con la morte del duca di Chambord il partito legittimista perdette molta efficacia. Né la fusione recentemente avvenuta con gli orleanisti gli ha ridato forza ed influenza sulla vita pubblica francese.
Un'estensione, storicamente insostenibile, ma psicologicamente abbastanza naturale, dei criterî applicati in Francia alla controversia fra i due rami della casa di Borbone fu tentata per l'apprezzamento di situazioni politiche in una certa misura analoghe. Così furono detti legittimisti i fautori della legge salica nella Penisola Iberica, ove essa era una recente e arbitraria innovazione. Ciò ebbe luogo tanto più facilmente in quanto che i partigiani di don Carlos in Spagna e di don Miguel in Portogallo erano per solito di tendenze retrive come alquanti dei legittimisti francesi. Parimenti in Italia si dissero legittimisti i seguaci superstiti dei principi spodestati di Parma, Modena, Toscana e Napoli o partigiani di Giacomo Stuart.