Lehman Brothers
– Banca d'affari statunitense attiva dal 1850 a Montgomery (AL) come società commerciale operante nel settore tessile e divenuta tra i principali operatori del mercato dei titoli finanziari; ha preso il nome di L. B. holding nel 1994. La sua storia è caratterizzata da importanti successi ma anche da momenti di difficoltà, fusioni (per es. con American express) e successivi scorpori. Nell'agosto del 2007 la grave crisi dei mutui (v.) ha costretto L. B. a chiudere la banca dedicata a tale tipologia di prestiti e a sopprimere 1200 posti di lavoro, accumulando nei mesi successivi elevate perdite e registrando un crollo delle sue azioni del 97%. Fallita la ricerca di capitali esterni per il rilancio dell'azienda e vanificata la possibilità di una liquidazione d'emergenza delle sue attività, nel settembre 2008 si è vista costretta a chiedere l'amministrazione controllata e ad annunciare il ricorso alle procedure fallimentari. Il crac di L. B. è stato il più grande default verificatosi negli Stati Uniti, con ripercussioni a catena su tutti i mercati finanziari del mondo, destinato a durare per anni. Al momento della dichiarazione di bancarotta la banca aveva globalmente oltre 28.000 dipendenti e debiti finanziari per più di 700 miliardi di dollari a fronte di attività prevalentemente finanziarie il cui valore, a causa della crisi, continuava a registrare costanti perdite. Il mancato salvataggio del colosso statunitense da parte del governo federale ha avviato un intenso dibattito sull’opportunità, e secondo alcuni sulla futura necessità, di un intervento statale in casi simili.