BERTANI, Lelio
Nacque a Brescia attorno al 1554: questa almeno è la tesi più plausibile, pur se in contrasto con quanto sostenuto da alcuni storici che si occuparono del Bertani.
Secondo il Gerber, seguito dal Fétis, dall'Eitner, dal Valentini e da altri, il B. sarebbe nato infatti nella prima metà del 1500 (per alcuni, nel 1525) e morto nel 1600 circa. In realtà questa datazione sembra il frutto di un grosso equivoco, quello cioè di aver interpretato l'anno 1600, data posta all'inizio di un breve profilo del B. fatto da uno storico contemporaneo - Ottavio Rossi - come data della sua morte e di averne fissato la nascita al 1525, basandosi sulla notizia fornita dal Rossi stesso che il B. sarebbe morto attorno ai settanta anni. Il Guerrini e il Casimiri sostennero invece - in base alla conoscenza diretta di documenti originali - che nel 1588, quando era già maestro di cappella del duomo di Brescia, il B. aveva trentaquattro anni e quindi si doveva spostare la data di nascita all'anno 1554 e, di conseguenza, quella di morte al 1624 circa.
Il B. visse comunque per molti anni nella sua città natale, e qui compì gli studi musicali e fu allievo di G. Contino (maestro di cappella nel duomo di Brescia per lungo tempo, poi passato al servizio del duca Guglielmo di Mantova) nella fiorente scuola musicale dallo stesso Contino fondata in Brescia, eccellendo sugli altri scolari insieme con Luca Marenzio. Dopo la morte del maestro nel 1574, il B. gli succedette come maestro di cappella nel duomo, rimanendo in questa carica forse fino al 1590, certamente oltre il 1585, come si può dedurre dal frontespizio delle sue prime opere.
In questi anni si dedicò all'insegnamento (tra gli altri, ebbe come allievo Santino Girelli) e alla pubblicazione di quelle poche opere, delle molte che scrisse, che sono rimaste in forma completa, e cioè Il primo libro de Madrigali a cinque voci…, P.M. Marchetti, Brescia 1584 (dedicato al conte M. A. Martinengo); Il primo libro de' Madrigali a sei voci…, A. Gardano, Venezia 1585 (dedicato al duca di Ferrara: comprende venti composizioni, delle quali l'ultima è a 12 voci); Madrigali spirituali a tre voci…, V. Sabbio, Brescia 1585 (dedicati ai gesuiti di S. Antonio in Brescia: dieci madrigali sono del B. e undici di C. Antegnati). Citata solo dal Fétis e dal Valentini è un'altra opera del B., Sonetti a cinque voci, stampata a Venezia nel 1586: si deve però, quasi certamente, trattare della raccolta Corona di dodici sonetti a cinque voci di G. B. Zuccarini…, A. Gardano, Venezia 1586, nella quale figurano due sonetti del Bertani. Nel 1586 o al più tardi nel 1587 il B. prese parte a una gara musicale promossa dal conte M. A. Martinengo (di cui egli era "virtuoso di camera"), che, dopo aver scritto il testo e la musica di un madrigale, aveva invitato il B. e i più rinomati musicisti del tempo (fra i quali L. Marenzio, R. Giovannelli, G. M. Nanino, A. Striggio) a porlo nuovamente in musica. I diciotto madrigali sull'unico testo furono poi raccolti da A. Morsolino e pubblicati nel 1588 a Brescia, per i tipi di V. Sabbio, sotto il titolo L'Amorosa Ero rappresentata dai più celebri musici d'Italia con l'istesse parole e nel medesimo tuono, ma s'ignora chi riuscisse vincitore della gara e se ci fosse un premio. Comunque, la permanenza del B. a Brescia sembra non essere stata particolarmente felice: anzi, secondo il Rossi, si svolse "con fortuna ingrata". Disgustatosi infatti, non si sa per quale motivo, con la sua città, il B. passò al servizio della corte di Ferrara dove il duca Alfonso, in segno di ammirazione, gli fece dono di una splendida collana da 500 scudi. La fama della sua arte e l'eco delle sue opere doveva nel frattempo essersi sparsa per tutta l'Europa se, verso la fine del secolo, l'imperatore Rodolfo gli offrì il posto di maestro dei cantori alla corte di Vienna: ma il B. rifiutò quell'invidiabile proposta e preferì passare, il 22 nov. 1598, al servizio del vescovo di Padova come maestro di cappella del duomo, succedendo a G. B. Mosto.
Presso il vescovo di Padova il B. rimase, assai stimato, fino al 6 luglio 1607, quando chiese di rinunciare al suo magistero, pregando che "ipsam renunciationem per ipsos dominos canonicos acceptari cum bona gratia" (Padova, Archivio Capitolare, Acta, anno 1604, f. 273 v). Celebrato ormai da tutti i contemporanei, famoso in Italia e all'estero sia come musicista sia come insegnante, tornò a Brescia, dove morì a settanta anni, nel 1624, circa, dopo aver trascorso gli ultimi anni della sua vita in grande tranquillità, facendo dono delle sue composizioni "alle Chiese più devote" e bisognose, e lasciando infine tutto il suo patrimonio ai poveri.
Accomunato in questo al destino di tanti altri musicisti del suo tempo, la morte del B. segnò l'inizio dell'oblio che doveva avvolgere la sua opera sino ai nostri giorni; e questo non tanto perché il tempo abbia ridimensionato il valore della sua opera, ma perché le sue musiche andarono confuse in quell'immenso patrimonio musicale tramandatoci dall'epoca del madrigale italiano. Pure, per la dolcezza dello stile, la sapiente padronanza della tecnica, la maestà dei suoi accorgimenti armonici e contrappuntistici, il B. potrebbe ancora essere acclamato, secondo l'espressione del Rossi, "per maraviglioso", come durante la sua vita.
La fortuna del B. è testimoniata anche dal fatto che sue composizioni furono incluse nelle più famose collezioni di madrigali del tempo, accanto a quelle di un Marenzio, di L. Luzzaschi, di G. e A. Gabrieli, di C. Merulo, di A. Striggio, di O. Vecchi, di M. A. Ingegneri e infine del Palestrina. Tra le più importanti si ricordano: Il Lauro Secco. Libro primo di Madrigali a cinque voci di diversi autori…, V .Baldini, Ferrara 1582, 1596; De Floridi Virtuosi d'Italia il Primo Libro de Madrigali a cinque voci, G. Vincenzi & R. Amadino, Venezia 1583, e Secondo Libro, ibid. 1585; I Lieti Amanti. Primo Libro de madrigali a cinque voci…, ibid. 1586; Musica Transalpina. Madrigales translated of foure, five and sixe partes, chosen out of divers excellent Authors…, N. Yogge, London 1588; Dialoghi musicali de diversi eccelientissimi autori a sette, otto, nove, dieci, undeci & dodeci voci…, A. Gardano, Venezia 1590, 1592, 1594; Il Trionfo di Dori descritto da diversi, et posto in Musica, à Sei voci, da altretanti Autori, ibid. 1592, 1596; Il Terzo Libro delle Fiammelle amorose di Antonio Mortaro di Brescia. A tre voci,R. Amadino, Venezia 1592, 1596; Florindo, e Armilla canzon pastorale ornata di musica da diversi… & con altri Madrigali nuovamente posta in luce. A cinque voci, ibid. 1593; Madrigali pastorali à Sei voci intitolati Il bon bacio, A. Gardano, Venezia 1594, 1600 e 1604; Il Paradiso musicale di madrigali et canzoni a cinque voci…, P.Phalesio, Anversa 1596; Vittoria amorosa de diversi authori a cinque voci…,G. Vincenti, Venezia 1596; I Diporti della Villa in ogni stagione spiegati in quattro canzoni dall'Ill. S. Francesco Bozza… et posti in musica da diversi autori a cinque voci…, A. Gardano, Venezia 1601; Ghirlanda di madrigali a sei voci… di diversi eccellentissimi autori de nostri tempi,P.Phalesio, Anversa 1601; Sonetti Novi di Fabio Petrozzi… sopra le Ville di Frascati, et Altri posti in musica, a cinque voci da diversi eccellenti Musici…, G. B. Robletti, Roma 1069.
Fonti e Bibl.: O. Rossi, Elogi histor. di Bresciani illustri, Brescia 1620, pp. 491 s.; L. Cozzando, Libraria Bresciana, I, Brescia 1694, p. 153; G.Gaspari, Catal. della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, III, Bologna 1893, pp. 27, 29 s., 38, 40, 42, 44, 133, 204, 247; A. Valentini, I musicisti bresciani ed il Teatro Grande, Brescia 1894, pp. 20 s.; P. Guerrini, G. Contino di Brescia, in Note d'arch. per la storia musicale, I(1924), 2, pp. 130 s., 142; Id., Per la storia della musica a Brescia…, ibid., XI(1943), 1, pp. 1, 9; A. Anzellotti, Una gara musicale…, ibid., 3-4, p. 226; R. Casimiri, Musica e musicisti nella cattedrale di Padova, ibid., XVIII(1941), 1, pp. 117 s. e XIX (1942), 1-2, pp. 87 s.; A. Einstein, The Italian madrigal, I, Princeton 1949, p. 459; I diporti della villa in ogni stagione di F. Bozza posti in musica a cinque voci da diversi famosi autori, a cura di S. Cisilino, Milano 1961, pp. IX,34-60; E. L. Gerber, Neues historisch-biographisches Lexikon der Tonkünstler, I, Leipzig 1812, coll. 371 s.; R. Eitner, Bibliographie der Musiksammelwerke des XVI. und XVII. Jahrhunderts, Berlin 1877, pp. 414 s.; A. Weissenback, Sacra Musica-Lexikon der katholischen Kirchenmusik, Klostenburg bei Wien 1937, p. 33; C. Sartori, Bibl. della musica strument. ital., Firenze 1952, p. 69; The British Union-Catalogue of early music printed before the year 1801, London 1957, p. 103; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, II, Graz 1959, p. 2; E. Vogel, Weldichen vocalmusik Italiens… (1892), Hildesheim 1962, I, pp. 90 s.; II, passim; F. J. Fétis, Biographie universelle des Musiciens, I, Bruxelles 1963, p. 381; Enciclopedia della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 251.