LEMOYNE, Jean-Baptiste, iunior
Scultore, nato a Parigi il 15 febbraio 1704, morto ivi il 25 maggio 1778. Nipote di Jean-Baptiste senior (1679-1731) e figlio di Jean-Louis (1665-1755) che fu allievo di Coysevox e abile ritrattista, lavorò prima col padre, poi con R. Le Lorrain. Membro dell'Accademia dal 1738, ne divenne direttore nel 1768. Trattò tutti i generi; scultura monumentale, funeraria, decorativa; ma il Diderot lo sconsigliava (1765) dall'arte monumentale rimandandolo al ritratto. E invero egli eccelse nel ritratto. Tutti i grandi suoi contemporanei posarono per lui; primo il re, del quale fece numerosi busti; poi molti artisti e scrittori: Voltaire giovane, Crébillon a 86 anni, Fontenelle, Diderot, i pittori La Tour e N.-N. Coypel (il busto di questi al Louvre è datato 1730), l'architetto J.-A. Gabriel (Museo del Louvre); poi la Pompadour, la Du Barry, le contesse Brionne e d'Egmont, la signora de la Poplinière; attrici celebri: la Dangeville in figura di Talia coronata d'edera e la Clairon di Melpomene (Parigi, Comédie Française). Meglio del padre seppe infondere vita nei ritratti con una modellazione da pittore, morbida e pastosa, che carezza l'epidermide o accentua con insistenza i tratti più spiccati.
Delle sue opere monumentali, molte sono andate distrutte, molte altre disperse: gli avanzi della tomba del Crébillon sono oggi al museo di Digione; della tomba del Mignard rimase il busto dell'artista e la statua della figlia piangente trasformata in Maddalena, nella cappella del Calvario della chiesa di S. Rocco (Parigi). Né ebbero miglior fortuna i monumenti in bronzo per il re a Bordeaux e a Rennes, distrutti sotto la Rivoluzione. Il L. eseguì lavori di carattere decorativo nel Palazzo Soubise in collaborazione con gli Slodtz e gli Adam; e nel 1740, per il bacino di Nettuno a Versailles, il dio Oceano seduto sopra un mostro marino in mezzo ai giunchi.
Artista di grande merito, formò nel suo studio una pleiade di giovani scultori fra cui sono da annoverare Pajou, Caffieri, d'Huez, Houdon.
Bibl.: Haillet de la Couronne, Éloge de J. B. L., Rouen 1778; Éloge hist. de J. B. L., Parigi 1779; L. Réau, Une dinastie de sculpt. au XVIIIe siècle; Les L., Parigi 1927; H. V., in Thieme-Becker, Künstl.-Lex., XXIII, Lipsia 1929.