LENA (A. T., 103-104)
Fiume della Siberia orientale, lungo circa 4600 km., con un bacino di oltre 2.300.000 kmq. Le sorgenti si trovano sulle pendici nordoccidentali dei Monti del Bajkal; durante il suo corso mantiene quasi sempre la direzione di NE., sboccando nel Mare Artico con un delta lungo 150 e largo circa 350 km., formato da numerosi banchi di sabbia, intersecati da canali, che però mutano direzione d'anno in anno e rendono la navigazione assai difficile. Moltissimi sono gli affluenti della Lena, e il primo di essi, che muta il corso principale da semplice torrente in vero fiume, è il Vitim, il quale nasce da un piccolo lago, situato a circa 1650 m. s. m. fra i Monti di Barguzin, poco lungi dalla costa orientale del Bajkal, e raggiunge, dopo aver percorso un vasto altipiano all'altezza della città di Vitim, la Lena. Questa continua attraverso una regione pianeggiante, coperta di dense foreste, ricevendo l'Olekma, la quale scorre in una vallata dominata da alti monti, anch'essa ricca di foreste, ma disabitata. Alla confluenza dei due fiumi è sorta la cittadina di Olekminsk, fondata nel 1635, uno dei pochi centri permanentemente abitati della Jakutia, luogo di rifornimento per i cercatori d'oro del distretto minerario circostante, con 2300 abitanti. Poco più a valle, presso la confluenza della Botama, sorgono le famose colonne (stolbi) della Lena, colossali pilastri calcarei, alti più di 600 m., a strati grigi e rossi. Quindi la Lena entra nella vasta conca di Jakutsk e del basso Viljui, situata a 100-120 metri di altitudine. Oltre lo Jakutsk la Lena riceve da destra l'Aldan, le cui sorgenti si trovano sull'altipiano omonimo poco lungi dalle sorgenti del Olekma, mentre uno dei suoi affluenti più orientali scorre a meno di 70 km. dalle rive del mare di Ochotsk; l'Aldan, lungo 2400 km. circa, riceve a sua volta numerosi tributarî ed è navigabile per la metà del suo corso. Dopo la confluenza con l'Aldan, la pendenza del letto della Lena diventa minima, e la larghezza, che non supera 60 metri a 150 km. dalle sorgenti, è di 300 m. a Kirensk, e di 1 km. dopo la confluenza del Vitim, diventa ora di 7 km. circa. Presso il 64° lat. N. affluisce alla Lena il Viljui, che scende dai monti omonimi, ed è lungo 2400 km. e navigabile su metà del suo corso. La portata della Lena è qui, ad acque normali, di 14.800 mc., e la larghezza della valle, ove serpeggiano i molti bracci del fiume, raggiunge i 30 km. Poco a monte di Žigansk varca il Circolo Polare, quindi dopo Siktjach il letto si riduce a 4 km. appena di larghezza, ma, verso Bulun, dopo aver sfilato fra due allineamenti montuosi, dominati da guglie piramidali alte non meno di 300 m., comincia il delta, che termina con circa 45 bocche, la più importante delle quali è larga 10 km.
La Lena è navigabile dal villaggio di Kačiug, ma, come per gli altri corsi d'acqua siberiani, sono di ostacolo a servizî regolari i ghiacci. Questi, a Kirensk, si formano ai primi di novembre e si sciolgono per la fine di maggio; all'altezza di Jakutsk il gelo dura dai primi di ottobre ai primi di giugno, e verso il delta, dalla metà di ottobre ai primi di luglio. Quindi una parte dei lastroni di ghiaccio, trascinati dalla corrente, si ammassa contro i ghiacci ancora compatti della zona deltizia e perciò vi si producono degli accumuli dello spessore di qualche metro, che danneggiano seriamente gli argini dei canali.
La zona deltizia è coperta, durante la breve estate polare, da muschi ed erbe, e sugl'isolotti di sabbia viene gettato il legname che le acque trascinano dal bacino superiore e che serve ai pescatori e ai cacciatori per costruire delle capanne provvisorie. Abbondante è la pesca, il cui prodotto, ora salato, ora congelato, serve all'alimentazione degli abitanti.
Il traffico con piroscafi, alimentato dal movimento dei prodotti minerarî, specialmente oro, del distretto di Vitim, si aggira attorno alle 15.000 tonn.; dalle regioni del nord provengono pellicce, avorio fossile e pesce conservato.
Jakutsk è un buon centro della navigazione per il Viljui, per il Kolyma, per l'Aldan, e, al di là, per le comunicazioni con la regione marittima del territorio economico dell'Estremo Oriente; infine, superando un breve "portage", con la Tunguska inferiore.
Il delta della Lena fu raggiunto per la prima volta nel 1637 dal cosacco E. Buza, che discese il fiume, e per il ramo occidentale del delta raggiunse l'Olenek; nel 1737 V. Prončiščev e sua moglie tentarono di passare dal delta della Lena allo Jenissei, ma morirono ambedue di scorbuto; nel 1739 si ebbe il viaggio del Laptev; nel 1878, in occasione del viaggio del Nordenskjöld, il piroscafo Lena risalì il fiume sino a Jakutsk. Nei pressi del delta si concluse nel 1881 la tragica vicenda dei naufraghi della Jeannette; perdutasi la baleniera guidata dal Chipp, gli altri due canotti approdarono separatamente presso le foci del delta; il gruppo guidato dal Melville raggiunse felicemente Bulun, ove giunsero anche due componenti del gruppo guidato dal de Long in cerca di aiuti, ma nel frattempo il de Long e i suoi compagni morivano di fame e di stenti.