LENINACHAN (A. T., 73-74)
Piccola città della repubblica sovietica dell'Armenia, detta in origine Guleri e poi Aleksandropol, situata sulle rive dell'Arpa-čaj, a circa 1540 m. di altitudine in zona di altipiano, alla quale sovrasta l'alta catena dell'Alagöz. Il clima ha carattere continentale, con inverni rigidissimi, estati fresche, ma secche. Frequenti sono i terremoti, che hanno danneggiato a più riprese la città.
Fondata dai Russi nel 1837, fu in origine piazzaforte per la difesa della frontiera contro i Turchi; a partire dal 1878 cessò di essere città fortificata e divenne centro agricolo e industriale. Nel territorio si coltivano cereali e alberi da frutta, ma data la grande siccità estiva è necessario ricorrere all'irrigazione. Importanti sono le industrie tessili. È collegata per ferrovia con Tiflis ed Erivan′. Dalla linea per Erivan′ si stacca poco a SO. della città il tronco per Kars ed Erzerum e a 15 chilometri da Erivan′ la linea che prosegue per Tabrīz. Contava nel 1926 circa 38.000 abitanti.