JOHANSSON, Lennart
Presidente onorario delle federazione svedese e dell'AIK Stoccolma, del quale è stato per diversi anni dirigente e poi presidente, Johansson è subentrato a Jacques Georges al vertice dell'UEFA nel 1990. Alla guida del massimo organismo calcistico europeo ha stabilito un record di durata, sorpassando lo svizzero Gustav Wiederkehr (1962-72) e l'italiano Artemio Franchi (1973-83). Il suo mandato è stato rinnovato nell'aprile 2002. Sotto il suo governo, l'UEFA ha dovuto fare i conti a metà degli anni Novanta (mostrandosi peraltro piuttosto impreparata) con gli effetti della cosiddetta 'sentenza Bosman' (1995), con la quale l'Unione Europea ha sancito la parificazione ai fini del tesseramento fra calciatore nazionale e calciatore comunitario e la caduta del vincolo (un giocatore in scadenza di contratto è ora automaticamente libero e la società non può pretendere indennizzi di sorta). La sentenza ha rappresentato un'autentica rivoluzione per il calcio europeo. L'8 giugno 1998 a Parigi Johansson ha concorso alla successione di João Havelange al vertice della Federcalcio mondiale, ma fu sconfitto dall'allora segretario generale della FIFA Joseph Blatter, da sempre suo grande rivale. Johansson è anche vicepresidente del Comitato esecutivo della FIFA. È stato presidente del Comitato organizzatore dei Mondiali 2002 di Corea e Giappone.