COOPER, Leon
Fisico, nato a New York il 28 febbraio 1930. Conseguì il Ph. D. nel 1954 alla Columbia University di New York. Dopo un iniziale interesse per la fisica nucleare, passò a occuparsi di superconduttività, su invito di J. Bardeen e J. R. Schrieffer che, muovendo dalle ricerche teoriche di F. London e L. D. Landau e dai contributi sperimentali di W. Meissner e altri, cercavano di superare le difficoltà fino allora incontrate nella spiegazione del fenomeno. Partendo dalla teoria di Fröhlich sull'accoppiamento tra elettroni e vibrazioni reticolari, il C. già nel 1957 pubblicò un fondamentale articolo sui fenomeni di attrazione fra elettroni eccitati in un reticolo cristallino, con formazione di coppie legate (coppie di C.): l'attrazione è un effetto risultante dall'interazione tra elettroni e vibrazioni atomiche, con formazione di zone polarizzate a seguito del passaggio di un elettrone, che può dunque interagire per via mediata con un altro elettrone. Ulteriori studi hanno portato alla formulazione di una più completa teoria sulla superconduttività, secondo cui tutte le coppie di C. formano un unico stato quantico in cui i moti degli elettroni sono fortemente correlati. Questa teoria (Theory of superconductivity in Physical review, 1957) è chiamata B C S dalle iniziali dei cognomi dei suoi autori (Bardeen, C., Schrieffer), che per essa hanno ricevuto il premio Nobel nel 1972.
Altre opere: Introduction to the meaning and structure of physics (1968); Introduction to methods of optimisation (1970, in collaborazione con D. Steinberg); Methods and applications of linear programming (1974, in collab. con D. Steinberg).