BOURGEOIS, Léon-Victor-Auguste
Uomo di stato francese, nato a Parigi il 29 maggio 1851, morto a Oger, presso Épernay, il 29 settembre 1925. Sottocapo del contenzioso al Ministero dei lavori pubblici, e destituito nel 1877 dal ministero del 16 maggio, alla caduta di esso rientrò nella carriera amministrativa. Nel 1888 fu eletto deputato della Marna contro lo stesso generale Boulanger, e l'anno dopo fu sottosegretario di stato agl'Interni con il ministro Floquet, quindi ministro dell'Istruzione nei ministeri Freycinet e Loubet (1892). Nel 1893 fu ministro guardasigilli nel gabinetto Ribot, e due anni dopo chiamato a formare un ministero nel quale assunse, con la presidenza, prima il portafoglio degl'Interni, poi quello degli Esteri. Si dimise nell'aprile 1896. Tornò al governo nel 1898 come ministro dell'Istruzione nel gabinetto Brisson. Nel 1902 fu eletto presidente della Camera. Lasciò la presidenza nel 1904, e nel 1905 venne eletto senatore nel dipartimento della Marna. Nel 1906 assunse per pochi mesi il portafoglio degli Esteri nel gabinetto Sarrien. Dopo aver rappresentato la Francia alla prima conferenza dell'Aia (1900), fu primo delegato francese alla seconda, convocata nel 1907. Fu ministro del Lavoro nel gabinetto Poincaré (gennaio 1912-gennaio 1913). Durante la guerra fu successivamente ministro di stato nel gabinetto Briand (1915-1916), del Lavoro nel gabinetto Ribot (1917), ministro di stato e membro del consiglio di guerra nel gabinetto Painlevé (settembre-novembre 1917). Partecipò ai lavori della conferenza della pace e fu relatore, al senato, del trattato di Versailles. Nel 1919 fu eletto membro dell'Académie des sciences morales et politiques, e fu nello stesso anno delegato a rappresentare la Francia alla Società delle nazioni. Nel 1920 gli fu conferita la presidenza del senato e in questa qualità ebbe a dirigere i dibattimenti del processo Caillaux dinnanzi all'alta corte di giustizia. Fu quello l'ultimo episodio notevole della sua carriera parlamentare. Motivi di salute l'obbligarono (16 febbraio 1923) a dimettersi, e da quel momento limitò la sua attività alla carica di primo delegato del govemo francese presso la Società delle nazioni. Il B. fu certamente una delle personalita più eminenti del parlamento francese durante il periodo di consolidamento delle istituzioni repubblicane. Entrato alla camera non giovanissimo, a 37 anni, egli vi acquistò rapidamente grande autorità. La sua permanenza al potere fu sempre troppo breve, perché egli potesse lasciare traccia profonda dell'opera sua, ma la sua memoria si raccomanda soprattutto all'azione indefessa e fortunata da lui svolta per la costituzione d'un organo permanente chiamato a dirimere pacificamente i conflitti internazionali. Fu sotto questo aspetto un precursore della Società delle nazioni. Anzi nella costituzione di questa, nella redazione del patto che la regge, nella costituzione della Corte di giustizia internazionale, che fu opera della prima assemblea, il B. ebbe parte grandissima, e si può dire che egli lascia nella Società delle nazioni un'impronta personale superiore a quella dello stesso Wilson. Gli fu assegnato nel 1920 il premio Nobel per la pace.
Fra le pubblicazioni lasciate dal Bourgeois sono da notarsi: Déclarations des Droits de l'Homme (1903); Pour la Société des Nations (1910); Le traité de paix de Versailles (1919); Le traité de 1919 et la Société des Nations (1919); L'øvre de la Société des Nations (1923).