Bernstein, Leonard
Compositore e direttore d'orchestra statunitense, nato a Lawrence (Massachusetts) il 25 agosto 1918 e morto a New York il 14 ottobre 1990. Tra i maggiori direttori d'orchestra del Novecento, scrisse per il cinema la colonna sonora di On the waterfront (1954; Fronte del porto) di Elia Kazan, da cui è stata tratta una suite sinfonica, e le musiche del notissimo West side story (1961) di Robert Wise e Jerome Robbins, nonché di altri musical teatrali poi riproposti in versione cinematografica o televisiva.
Di famiglia ebrea, emigrata negli Stati Uniti dalla Russia, B. iniziò a studiare musica all'età di dieci anni. Svolse gli studi di composizione, pianoforte e direzione d'orchestra alla Harvard University e successivamente al Curtis Institute di Philadelphia (fra i suoi insegnanti W. Piston, E. Burlingame Hill, H. Coates, H. Gebhard, F. Reiner e R. Thomson). Nel 1940-41 seguì inoltre i corsi di direzione al Berkshire Music Centre di Tanglewood con S.A. Kusevickij. Fu quindi direttore principale della New York City Symphony Orchestra (1945-1947) e della New York Philarmonic Orchestra (1958-1969), presidente onorario dell'orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia (1983-1990) e della London Symphony Orchestra (1987-1990). Dal 1948 al 1955 svolse attività didattica a Tanglewood, poi presso l'università di Brandeis (1951-1956) e la Harvard University (1973).
La sua vasta esperienza musicale gli consentì di di-sporre, a seconda del contesto musicale, espressivo e drammaturgico, di una gamma potenzialmente infinita di forme e possibili soluzioni. In impianti sostanzialmente tonali, per es., B. fa liberamente ricorso a episodi atonali e dodecafonici se l'efficacia narrativa lo richiede. I lavori sinfonici contengono spesso richiami alla tradizione ebraica (Symphony no. 1 'Jeremiah', 1942, con testi del profeta e melodie della liturgia ebraica; Symphony no. 3 'Kaddish', 1963), e altre incursioni nella musica sacra sono costituite dai Chichester psalms (1965) e da Mass (1971). La maggior parte della sua produzione fu tuttavia destinata alle scene, talvolta con ripetute rielaborazioni per contesti diversi: così il balletto Fancy free (1944, coreografie di Jerome Robbins) divenne musical con il titolo On the town (1944), per essere quindi riproposto nell'omonima versione cinematografica del 1949 (Un giorno a New York) con la regia di Gene Kelly e Stanley Donen, che tuttavia scartarono parte della musica di B.; alcune musiche dello stesso balletto vennero inoltre utilizzate nel film di Alfred Hitchcock Rear window (1954; La finestra sul cortile). Altri lavori destinati al palcoscenico furono i balletti Facsimile (1946) e Dybbuk (1974), l'operetta Candide (1956, sulla novella di Voltaire), i musical Wonderful town (1953) e 1600 Pennsylvanian Avenue (1976), le opere Trouble in Tahiti (1950) e A quiet place (1983). West side story (1957, riproposto in versione cinematografica per la quale Robbins firmò anche le coreografie, come nella versione teatrale) traspone le vicende di Romeo e Giulietta nel contesto sociale newyorkese, innovando le strutture del musical e raggiungendo alti livelli qualitativi. La musica di B. integra molti stili diversi tra cui la canzone popolare melodica oppure i ritmi estremi di ispirazione stravinskiana e dodecafonica. Alcune delle canzoni del film, come Maria, Somewhere, Tonight, I feel pretty, o la danza di America sono rimaste nella storia del genere. Enorme successo internazionale, durato per decenni con numerose riedizioni, hanno incontrato tanto il lavoro teatrale quanto il film (premiato con numerosi Oscar) e, successivamente, la registrazione delle musiche.
W. Weber, West side story 1981, in Österreichische Musikzeitschrift, 1981, 36° vol., pp. 376-79.
P. Gradenwitz, Leonard Bernstein: unendliche Vielfalt eines Musikers, Zürich 1984.
J. Peyser, Bernstein: a biography, New York 1987.
Leonard Bernstein: der Komponist, hrsg. R. Dusella, H. Loos, Bonn 1989.
Una vita per la musica, a cura di E. Castiglione, Roma 1991.
A. Schudack, Filmmusik in der Schule: Studien zu Kazan/Bernstein On the waterfront, Augsburg 1995.
J. Peyser, The Bernstein legacy, in "Opera News", 2000, pp. 22-27.