ABELA (Abel), Leonardo
Nacque nel 1541 a Malta, di nobile famiglia, e abbracciò la carriera ecclesiastica. Canonico a Malta, fu da Gregorio XIII, il 20 giugno 1578,nominato vicario generale dell'isola. Nel frattempo si era reso padrone di molte lingue orientali, tra cui l'arabo. Trasferitosi a Roma intorno al 1578, incontrò il favore del cardinale di Santa Severina, Giulio Antonio Santori, il quale, protettore degli Orientali, nel 1581, anche per la presenza a Roma del patriarca dei giacobiti, Ignazio Na'matallah, progettò una missione in Oriente per l'unione a Roma delle Chiese orientali, pensando all'A. come a eventuale ambasciatore. Sul momento il progetto non ebbe esecuzione. Il 20 luglio 1582, intanto, l'A. fu fatto vescovo di Sidone, e fu ordinato il 19 agosto dallo stesso cardinale Santori. Finalmente il 12 marzo 1583l'A. partì da Roma per Aleppo, via Venezia, e vi giunse il 16 luglio.
In Oriente entrò in contatto con i nestoriani, con i melchiti, con i quali furono rafforzate le relazioni già esistenti, con gli armeni, da cui ricevette la professione di fede, e con i giacobiti, con i quali le trattative, dopo un felice avvio, non giunsero a conclusione per il loro rifiuto ad accettare tutte le decisioni del concilio dì Calcedonia. L'A., durante la sua missione, si preoccupò anche di raccogliere manoscritti orientali, che passarono poi alla Biblioteca Vaticana.
Tornato a Roma nel febbraio del 1587, presentò a Sisto V, il 19 aprile dello stesso anno, una Relazione di quanto ha trattato il vescovo di Sidone nella sua missione in Oriente (ed. in S. Baluzii Miscellanea novo ordine digesta,IV, Lukae 1764, pp. 150-158; cfr. sul ms. autografo G. Levi Della Vida, Ricerche..., p. 202 nota 1). L'A. rimase in stretti rapporti col cardinale Santoni e continuò ad occuparsi di problemi orientali, pur essendo stato nominato vicegerente di Roma durante il vicariato del cardinale G. Rusticucci. Nel 1593 infatti entrò a far parte di una commissione costituitasi per promuovere la pubblicazione di una Bibbia poliglotta e nel 1594 e 1597 partecipò alle trattative intercorse per l'auspicata unione della Chiesa copta con quella di Roma.
L'A. morì a Roma il 2 maggio 1605 e fu sepolto in San Giovanni in Laterano.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia,I, 1, Brescia 1753, p. 22; P. Amat di S.Filippo, Biografia dei viaggiatori italiani e bibliogr. delle loro opere,Roma 1875, p. 190; G. van Gulik - C. Eubel, Hierarchia catholica...,III, Monasterii 1923, p. 299; L. v. Pastor, Storia dei Papi,IX, Roma 1929, pp. 751-753; P. Gauchar, Hierarchia catholica...,IV, Monasterii 1935, p. 315; G. Levi Della Vida, Ricerche sulla formazione del più antico fondo dei manoscritti orientali della Biblioteca Vaticana,Città del Vaticano 1938, pp. 165, 200-206, 235-253, 258, 268 e passim;Id., Documenti intorno alle relazioni delle Chiese orientali con la S. Sede durante il pontificato di Gregorio XIII,Città del Vaticano 1948, passim.