ARCELLI, Leonardo
Nobile piacentino di parte guelfa, visse nella prima metà del sec. XIV. Fu tra i sei cittadini che ressero la città di Piacenza subito dopo la partenza dei fratelli Fisiraga nell'agosto 1310; fu quindi nominato, il successivo 6 settembre, con Lancillotto Anguissola, Alberto Vicedomino e Ubertino dell'Andito, rettore della città con pieni poteri: carica questa di assai breve durata poiché sappiamo che il 10 ottobre dello stesso anno divenne podestà di Piacenza Riccardo di Langusco.
Creato cavaliere da Enrico VII il 6 genn. 1311,in occasione dell'incoronazione di questo in Milano, assunse subito, per ovvi motivi politici, una posizione di netto contrasto nei confronti di Galeazzo Visconti, nominato poi dall'imperatore vicario in Piacenza. Questi, oltre ad adoperarsi per far rientrare nella città i ghibellini servendosi anche dell'opera di Alberto Scotti, combatté decisamente l'A. e i suoi alleati, piacentini e non piacentini, sconfiggendoli una prima volta nell'estate del 1313 e poi, ancor più duramente, nel novembre 1318 a Borgonovo dopo un lungo assedio. Ma neanche dopo questo tracollo l'A. depose le armi: nel novembre 1321 si unì al marchese Iacopo Cavalcabò di Cremona e agli altri guelfi del Piacentino nella battaglia di Bardi, che vide ancora cora una volta il prevalere dei ghibellini. Caduto nelle mani del Visconti, egli fu condannato al carcere a vita il 23 marzo dell'anno, seguente.
Ma, con la restaurazione del dominio guelfo in Piacenza, avvenuta nell'ottobre dello stesso anno 1322, si iniziò per l'A. un nuovo periodo di attività politica e di onori che nel 1327 culminò nella nomina, insieme con Giarmaccio Salimbeni, ad ambasciatore presso Giovanni XXII, dal quale ottenne aiuti e provvidenze per la sua città; nel dicembre 1331 impetrò e ottenne dal medesimo pontefice la ricostituzione del mercato quindicinale in Borgonovo, a risarcimento dei danni sofferti al tempo delle dure lotte contro Galeazzo Visconti. Di lui non si hanno altre notizie.
Fonti e Bibl.: Chronicon Placentinum... auctore Iohanne De Mussis..., in L. A. Muratori, Rerum Italic. Script., XVI, Mediolani 1730, coll. 487, 490, 492; Chronica tria Placentina a Iohanne Codagnello, ab Anonymo et a Guerino conscripta, Parmae 1859, pp. 356, 359 s., 364, 366-369, 372, 374, 404, 406, 416 s., 423; Chronica civitatis Piacentiae J. Agazzari et A. F. Villa, in Monumenta historica ad provincias Parmensem et Placentinam pertinentia, III, 7, Parma 1862, pp. 36, 38 s; G. Mollat, Jean XXII (1316-1334). Lettres communes analysées d'après les registres dits d'Avignon et du Vatican, fasc. XXIV, Paris 1930, p. 100, n.55915; C. Poggiali, Memorie storiche della città di Piacenza, VI, Piacenza 1759, pp. 84. 87, 98, 120, 157, 172, 200, 221, 239; G. V. Boselli, Delle storie piacentine..., I, Piacenza 1793, pp. 229, 233, 235, 244-246, 261, 263. 269, 271; II, Piacenza 1804, p. 12; L. Mensi, Diz. biogr. piacentino, Piacenza 1899, p. 42; V. Spreti, Encicl. storico-nobiliare ital., I, Milano 1928, p. 415.