ALDIGERIO, Leonardo de
Nato con ogni probabilità a Messina verso la fine del XII secolo, nel 1227, secondo una notizia non controllabile dell'annalista messinese Gallo, era giudice della corte strarigoziale di Messina. Le prime notizie sicure su di lui sono però date da alcune pergamene, ora distrutte, dell'Arch. di Stato di Napoli, che lo mostrano funzionario dell'amministrazione federiciana negli anni 1248 e 1249; forse suo parente fu il Bono Giovanni de Aldigerio che appare giudice della corte stratigoziale messrnese nel 1245-1246. L'appartenenza ad un ramo degli Aldighieri di Firenze, sostenuta da qualche studioso, è possibile, ma non provata. Il suo lealismo alla dinastia sveva balza evidente dalle vicende di cui fu protagonista nel confuso periodo che seguì la morte di Federico Il e precedette l'affermazione di Manfredi. I testi cronistici ce lo mostrano a capo della coalizione borghese di Messina avversa a Pietro Ruffo ed alla consorteria nobiliare a lui alleata. Messo in carcere dal Ruffo verso la fine del 1254, come presunto autore di un complotto, fu liberato a furor di popolo pochi giorni dopo e nominato capitano di Messina. Capeggiò la successiva rivolta contro il Ruffo e le spedizioni contro Taormina e il castello di Calanna in Calabria; in questa ultima impresa il figlio di A. fu fatto prigioniero dal Ruffo. Dopo la sottomissione della città a Manfredi (1258) si perdono le sue tracce; ma della fedeltà al suo ideale svevo sono testimonianza documenti angioini in cui è qualificato come proditor; i documenti sono del 1267-1269, ed egli risulta ancora vivo.
Fonti e Bibl.: Nicolai De Jamsilla Historia de rebus gestis Friderici II, in L. A. Muratori, Rer. Ital. Script.,VIII, Mediolani 1726, coll. 552 s., 554,558 s., 580; Barth. de Neocastro, Historia sicula,a cura di G. Paladino, in Rer. Ital. Script., 2 ediz., XIII, 3, p. 5; I Registri Angioini ricostruiti,a cura di R. Filangieri, I, Napoli 1947, p. 304; O. D. Gallo, Annali della città di Messina, II, Messina 1870, pp. 86, 95 s.; M. Amari, Storia del Vespro Siciliano, I, Milano 1886, p. 21; O. A. Garufi, La curia stratigoziale di Messina nel tempo normanno-svevo, in Arch. stor. messinese,V (1904), p. 33; R. Morghen, Il tramonto della potenza sveva in Italia,Roma-Milano 1936, p. 173; E. Pontieri, Ricerche sulla crisi della Monarchia siciliana nel secolo XIII, Napoli 1950, pp. 62, 102-105, 108 s.