BOLAFFIO, Leone
Nacque a Padova il 5 luglio 1848 da Giuseppe ed Enrichetta Del Vecchio. Avviatosi agli studi di giurisprudenza nel locale ateneo, si laureò il 15 dic. 1870.
Necessità economiche, fin dai primi anni universitari, l'avevano spinto ad applicarsi alla tecnica stenografica, nella quale acquisì presto una vastissima esperienza. Nel 1869 fondò a Padova la prima Società stenografica, promuovendo inoltre l'istituzione di corsi pubblici di stenografia a Padova, Venezia, Milano, dove, sempre in quell'anno, tenne lezioni sull'argomento (si veda il suo lavoro su La stenografia italiana di Gabelsberger-Nöe, Padova 1882). Nello stesso periodo collaborò in qualità di stenografo al giornale La Perseveranza e scrisse regolarmente sul giornale specializzato Lo stenografo.
Nel 1871 si trasferì a Venezia, dove intraprese la carriera forense, insegnando nel contempo le discipline giuridiche presso l'istituto tecnico. Si allargava intanto l'orizzonte dei suoi interessi giuridici; nel 1876 fondava la Temi veneta e qualche anno più tardi dirigeva insieme con E. Vidari l'Annuariocritico dellagiurisprudenza commerciale. Ne nasceva un'ampia messe di lavori monografici ed esegetici, in cui ebbe modo di mettere in luce le sue doti peculiari di indagatore di casi pratici e di critico della giurisprudenza, durante gli anni, particolarmente vivaci per il diritto commerciale italiano, di preparazione del codice del 1882. Si aprì così la strada della carriera universitaria: nel 1888 succedeva a Cesare Vivante nella cattedra di diritto commerciale dell'università di Parma, e nel 1898 sempre al Vivante nella cattedra bolognese. Andato a riposo nel 1925 con il titolo di professore emerito dell'università di Bologna e quello di professore onorario dell'università di Parma, tenne ancora corsi alla Bocconi di Milano.
Alle polemiche che precedettero e seguirono il codice di commercio dell'82 è legata larga parte dell'opera del Bolaffio. Basti pensare ai suoi primi lavori sull'argomento (Per un codiceunico delle obbligazioni, Venezia 1889, e Proposte dimodificazione al codice di commercio, Parma 1892) e alla sua collaborazione ai primi due commentari del codice, quello veronese e quello torinese. Diresse poi, prima col solo Vivante poi anche con A. Rocco, l'edizione dell'Utet del noto Codice di Commerciocommentato, e in particolare fu l'autore dei primi due volumi dedicati alle fonti, agli atti di commercio e ai commercianti.
Vanno anche ricordati i corsi istituzionali del B., nati dall'attività didattica, come le Lezioni di diritto commerciale nell'universitàdi Parma, Parma 1895-96, che trovarono una compiuta esposizione sistematica nel suo Il diritto commerciale,lezioni universitarie, Torino 1918, che prese poi nella 6 ediz. il titolo di La legislazione commerciale italiana, Torino 1934. Assieme alle Istituzioni del Vivante le lezioni del B. rimasero a lungo il maggior testo istituzionale della materia. Mancò tuttavia al B. una concezione organica e un preciso orientamento ideale delle discipline commercialistiche, quale la si può riscontrare nella visione liberaldemocratica del Vivante. Resta tuttavia da valutare l'apporto tecnico che egli diede alla materia, a cui resta legata la sua autorità di giurista. Collaborò anche alla preparazione di vari testi e progetti legislativi: membro della Commissione per la riforma del codice di commercio costituita nel 1919 dal ministro Mortara, che va anche sotto il nome di commissione Vivante (v. Progetto preliminare per il nuovo codice di commercio, Milano 1924), fece anche parte della sottocommissione del 1923 presieduta da Mariano D'Amelio (Progetto di codice dicommercio. Testo e relazioni, Roma 1925); ebbe inoltre una parte di rilievo nella stesura della legge del 4 maggio 1903 sul concordato preventivo, a proposito della quale va ricordato il suo lavoro: Il concordato preventivo secondo le sue leggidisciplinatrici, Verona 1903 (2 ediz., Torino 1931).
La campagna razziale gli tolse durante gli ultimi anni della sua vita, negli ambienti accademici, la considerazione che gli era dovuta. Morì pressocché dimenticato a Bologna il 23 genn. 1940.
Bibl.: M. Rotondi, Necrologio, in Rivista di diritto privato, X (1940), pp. 150-151; W. Bigiavi, Ricordo di L. B. nel centenariodella nascita, in Rivista trimestrale di diritto e procedura civile, (1948), pp. 867-871; A. Asquini, Codice di commercio, in Enciclopedia del diritto, VII, p. 252; Noviss. dig. ital., II, p. 442; Encicl. Ital., App. I, p. 286.