GINZBURG, Leone
Letterato e patriota, nato a Odessa il 4 aprile 1909, morto a Roma il 5 febbraio 1944. Venne in Italia bambino e studiò a Torino,. sotto la guida di Augusto Monti. Docente di letteratura russa, insegnò giovanissimo (1932-33) all'università di Torino. Della sua attività di studioso restano alcuni acutissimi saggi di letteratura russa, raccolti, postumi, in volume (Torino 1948). Antifascista, militò attivamente nel movimento di "Giustizia e Libertà" e collaborò, firmando M. S., ai Quaderni del movimento che Rosselli pubblicava a Parigi. Notevole tra i suoi scritti di questi anni l'articolo Viatico ai nuovi fascisti (nei Quaderni di G. e L., marzo 1933) che dimostra, pur nella sua decisa intransigenza, una profonda e umana comprensione dei problemi dei giovani sotto la dittatura. Arrestato nel 1934, fu condannato a due anni di carcere dal tribunale speciale. Tornato a Torino, diresse la casa editrice Einaudi, riuscendo a farne, non ostante le difficoltà imposte dal regime, uno strumento di alta cultura e, anche, di educazione politica. Confinato in Abruzzo, ritornò all'attività politica dopo il 25 luglio 1943, esponente tra i più influenti del Partito d'azione, di cui diresse l'organo clandestino, L'Italia libera, fino a quando fu arrestato a Roma nel novembre 1943, nella tipografia stessa dove si stampava il giornale. Moriva pochi mesi dopo nel carcere di Regina Coeli, minato dalle sofferenze della prigionia.