Leone XIII
XIII. Vincenzo Gioacchino Pecci (Carpineto Romano 1810-Roma 1903) venne elevato al soglio pontificio nel 1878. L. assunse precise posizioni in rapporto ai movimenti sociali di fine secolo, promulgando tra l'altro l'enciclica Rerum novarum (1891).
Nell'ambito del nuovo impulso da lui dato agli studi tomistici con l'edizione dell'opera omnia di s. Tommaso (conosciuta appunto come " Leonina "), con l'introduzione dell'insegnamento delle dottrine tomistiche nelle scuole clericali (enciclica Aeterni patris, 4 agosto 1879), si deve annoverare l'incoraggiamento a un nuovo orientamento degli studi danteschi con varie iniziative, ma soprattutto con l'istituzione di una cattedra dantesca presso l'Istituto Leoniano di alta Letteratura - da lui istituito nella Pontificia Università Lateranense e inaugurato il 14 gennaio 1886 - affidata a monsignor Giacomo Poletto (v.).
A L. si deve inoltre la cancellazione della Monarchia dall'Index librorum prohibitorum.
Bibl.- G. Poletto, Dello studio di D. - Lettera al sac. prof. Giuseppe Benelli, in " La Scintilla " di Venezia, 1896 (rist. in Religione Morale e Politica nelle opere di D., Siena 1906, 281 ss.); F.X. Kraus, in " Literarische Rundschau für das katolische Deutschland " XXII (1896); G. Poletto, La riforma sociale di Leone XIII e la dottrina di D., Siena 1898; S. Ignudi, Leone XIII e D., in " Vita Nova " IV (1900); D. Guerri, recens. a G. Poletto, La riforma sociale, ecc., in " Bull. " XVI (1909) 67-71.