Architetto e urbanista (Nižnij Novgorod 1880 - Mosca 1933); assieme ai fratelli Viktor (Jurievec, Ivanovo, 1882 - Mosca 1950) e Aleksandr (Jurievec 1883 - Mosca 1959) tra i più significativi esponenti del costruttivismo sovietico. Tra le loro opere il progetto per il Palazzo del Lavoro (1923).
Terminati gli studi a Pietroburgo (Leonid all'Accademia di belle arti; Viktor e Aleksandr all'Istituto di ingegneria civile) i V. iniziarono la loro attività in un clima ancora imbevuto di accademismo ma già percorso da nuove aperture verso le esperienze europee contemporanee. Con l'avvento della rivoluzione del 1917 il loro impegno politico e artistico si dispiegò dalla realizzazione degli addobbi della piazza Rossa (Viktor), allo studio delle tipologie residenziali operaie per Mosca e Baku (Viktor e Leonid); Aleksandr si dedicò in particolare alla grafica, alla scenografia e alla pittura, partecipando alle mostre suprematiste (1919, 1921). Con il progetto per il Palazzo del Lavoro (concorso del 1923) i V. si cimentarono per la prima volta con la creazione di un nuovo modello per un complesso (teatro, anfiteatro, biblioteca, sale di lettura, stazione radio, ecc.) destinato alle masse popolari, mettendo a nudo struttura e organizzazione planimetrica degli ambienti in una unità d'impianto. Seguirono progetti di grande interesse nella svariata tipologia (uffici della Leningradskaja Pravda, 1924; grandi magazzini Arkos a Mosca, 1924; biblioteca Lenin a Mosca, 1928) e di realizzazioni di altissimo livello qualitativo (Istituto di mineralogia a Mosca, del solo Viktor, 1925; grandi magazzini Mostorg a Mosca, 1926-27; club operaio di Sirachana-Baku, 1928). La diga e la centrale idroelettrica sul Dnepr (1929-32, di Viktor in collab. con altri architetti) e il progetto per il teatro di stato di Char´kov (1931), pur nella consueta chiarezza e compattezza compositiva dell'organismo, rivelano una tendenza al monumentalismo che caratterizza l'attività progettuale successiva. L'impegno dei fratelli V. si esplicò anche nel loro insegnamento al Vchutemas, nell'adesione all'Asnova (Associazione dei nuovi architetti) dal 1923 e dal 1925 all'Osa (Società dell'architettura contemporanea) e nella collaborazione (1926-30) alla rivista Sovremennaja architektura ("Architettura contemporanea"), diretta da Aleksandr e da M. J. Ginzburg.