MASSIN (Mašin), Leonida Fedorovič
Danzatore e coreografo, nato a Mosca il 26 marzo 1896. Fu scoperto giovanissimo nel 1913 da Djagilev e affidato al maestro E. Cecchetti. Debuttò nel 1914 nella Leggenda di Giuseppe con tale successo da convincere Djagilev a schiudergli anche le porte della coreografia.
La sua produzione appare ben distinta in due periodi: nel primo, dal 1915 fino alla morte di Djagilev (1929), compose balletti di costume e d'azione specie del genere comico, in cui M. eccelle (Il Tricorno, Pulcinella, Le Astuzie femminili), o ispirati dalle estetiche d'avanguardia (Le pas d'acier, Ode, Salade); nel secondo, pur tenendosi fedele alla commedia, si volse a musiche più complesse e drammatiche (La nobilissima visione di P. Hindemith), fino alla "sinfonia coreografica" visualizzando, con indubbia potenza espressiva di mimica e danza, la Settima Sinfonia di Beethoven, la Quinta Sinfonia di Čajkovskij in Les Présages, 1933; la Quarta di Brahms in Choreartium, 1934; la Fantastica di Berlioz in Symphonie Fantastique, 1936; la Prima di D. Šgostakovič in Rouge et Noir, 1942, oltre alla Leningrad Symphony dello stesso. M., che è certamente l'artista più compiuto e originale che vanti il Balletto contemporaneo, ha danzato nei più grandi teatri del mondo e dal 1939, specialmente in America, dove dirige dal 1945 il Ballet Russe Highlights. È recentissima la sua messinscena del Sacre du Printemhs di Stravinskii alla Scala, 1948.