Logico tedesco (n. 1878 - m. 1957); docente in un liceo di Berlino, fu sospeso (1934) dall'insegnamento per motivi razziali, e poi reintegrato (1946). Ha dato contributi fondamentali alla logica, a cui si avvicinò studiando E. Schröder, ma da cui si allontanò nell'ultimo periodo della sua vita per interessarsi di antroposofia. In un articolo del 1915, Über Möglichkeiten im Relativkalkül, L. dimostra alcune proprietà delle formule di quello che sarà chiamato "calcolo predicativo del primo ordine con identità", tra cui la più nota è espressa dal teorema di L., secondo il quale, per ogni formula f del calcolo, se f ha un modello, allora ha un modello il cui dominio è al più numerabile. Questo risultato fu in seguito generalizzato da T. A. Skolem e prese il nome di teorema di L.-Skolem. Ha scritto anche: Einkleidung der Mathematik in Schröderschen Relativkalkül (1940).