ARMAROLI, Leopoldo
Uomo politico, nato a Macerata il 4 gennaio 1766, morto ad Appignano, presso Macerata, il 9 giugno 1843. Laureatosi in legge, entrò nella magistratura, raggiungendo la carica di presidente del tribunale di Macerata; quando questa città fu incorporata al Regno d'Italia, fu trasferito a Fermo, in qualità di presidente della corte di giustizia. Fautore delle idee liberali, andò poi a Milano, dove il 19 febbraio 1809 fu creato senatore. Dopo l'insurrezione del 20 aprile 1814, che affrettò il ritorno della dominazione austriaca in Lombardia, l'A. ne narrò le vicende in un opuscolo anonimo che suscitò molto rumore: Sulla rivoluzione di Milano seguita nel giorno 20 aprile 1814, sul primo suo governo provvisorio e sulle quivi tenute adunanze de' collegi elettorali (Parigi, ma Lugano, tip. Veladini, novembre 1814), che fu ristampato con introduzione, insieme con la narrazione di C. Verri sullo stesso argomento, da T. Casini (Roma 1897).
Bibl.: T. Casini, Il Senato del Regno d'Italia, in Rivista d'Italia, 30 aprile 1915; G. Accorroni, Il conte L. A., Macerata 1925.