LEOPOLDO I imperatore
Secondogenito dell'imperatore Ferdinando III e di Maria Anna, sorella del re Filippo IV di Spagna, nacque il 9 giugno 1640 a Vienna. Destinato all'inizio alla vita ecclesiastica, per l'improvvisa morte del fratello maggiore, re dei Romani, Ferdinando IV (9 luglio 1654), fu chiamato a succedergli nei dominî ereditarî di casa d'Austria e nella dignità di re dei Romani; nel giugno 1655 fu eletto re d'Ungheria, il 14 settembre 1655 re di Boemia, e il 18 luglio 1658, nonostante le macchinazioni francesi, imperatore, dopo la morte di suo padre (2 aprile 1657). Col tener ferma l'alleanza conclusa il 31 marzo 1657 con la Polonia cattolica contro la Svezia protestante e con lo sposare, in prime nozze, nel 1667 Margherita Teresa, figlia minore del re Filippo IV di Spagna, continuò a seguire le linee fondamentali della politica degli Asburgo d'Austria, rafforzati allora dall'estinzione della linea laterale tirolese nel 1665, e che nel matrimonio di Luigi XIV (1659) con Maria Teresa, figlia maggiore del re Filippo IV, allora senza discendenza, dovevano vedere minacciate le loro aspirazioni al trono spagnolo. Nel 1662 Leopoldo I venne trascinato nella prima guerra con la Turchia dalla questione della successione in Transilvania, che riguardava tanto l'Austria che la Turchia. La guerra, nonostante la vittoria riportata da Raimondo Montecuccoli, presso San Gottardo sulla Raab, sul gran visir Ahmed Koprülü (1 agosto 1664) finì il 10 agosto 1664 con la pace non favorevole di Eisenburg (Vasvár). L'atteggiamento risoluto e duro, con cui il suo governo procedeva contro il protestantesimo nell'Ungheria occidentale e superiore e l'antica tradizionale autonomia degli stati, unitamente con gli intrighi francesi, provocarono in Ungheria ribellioni che furono soffocate nel sangue (nel 1671, vennero giustiziati per tradimento Pietro Zrinyi, Francesco Nadasdy e Francesco Frangipani) ma che culminarono nel sollevamento dei Kuruc diretto dal conte Emerico Tököly e spinsero i Turchi alla seconda guerra contro l'Austria (1683-1699). Questa guerra s'iniziò col secondo assedio di Vienna da parte dei Turchi (dal 14 luglio 1683) e con la sconfitta inflitta loro dalle truppe di soccorso per tre quarti circa tedesche-austriache e per un quarto polacche, il 12 settembre, sotto le mura della città; e finì, dopo molte sconfitte dei Turchi, nel modo più decisivo con la vittoria di Zenta presso il Tibisco riportata dal principe Eugenio di Savoia (11 settembre 1697). La pace di Karlowitz, nel 1699, sanzionava l'acquisto per casa d'Austria di tutta l'Ungheria e della Transilvania e la perdita della potenza mondiale dei Turchi.
Nel 1687 fu riconosciuta espressamente nella dieta di Presburgo l'eredità della corona d'Ungheria spettante alla casa d'Austria; l'arciduca Giuseppe (I) fu incoronato re d'Ungheria e nel 1691 fu riconfermata la costituzione alla Transilvania.
Il governo di L. dovette combattere a un tempo nell'Oriente e nell'Occidente contro la Turchia in alleanza con la Polonia, la Russia, il papa, ma soprattutto dal 1684 al 1699 con la repubblica di Venezia, contro la Francia in alleanza una volta con la Spagna, una volta con l'Olanda e l'Inghilterra. Come gl'interessi di casa d'Austria erano collegati con le guerre nell'Oriente, così gl'interessi dell'Impero germanico con le guerre nell'Occidente. Ma le preoccupazioni per l'Oriente, distraendo l'imperatore dall'Occidente, resero possibile alla Francia di procedere nel 1680-81 alle cosiddette "riunioni" in Alsazia (v. alsazia).
Tutto questo, unito al timore che Luigi XIV s'impadronisse anche del Palatinato, indussero poi L. I, a scostarsi, durante la guerra della Grande Alleanza, dalla tradizionale politica cattolica asburghese e ad unirsi con le potenze protestanti, Inghilterra e Olanda, contro la monarchia cattolica, la Francia. L. visse tanto da vedere lo scoppio della guerra di successione spagnola, e la prima grande vittoria degli alleati imperiali e delle armi inglesi sotto il comando del principe Eugenio e del duca di Marlborough presso Höchstädt in Baviera il 13 agosto 1704. Il 5 maggio 1705 egli morì.
Leopoldo I, troppo valutato col titolo di grande per l'opera dei suoi grandi generali - fra cui emergono due italiani, il Montecuccoli ed Eugenio di Savoia -, non è stato invece abbastanza apprezzato per la sua semplicità, la sua accorta moderazione e la piena libertà concessa ai suoi collaboratori. Proteggeva l'arte e le scienze per profonda convinzione; era egli stesso un musicista fine. Non privo di orgoglio nazionale, nemico giurato della Francia, che era per lui, come lo fu per suo padre, la nemica della sua casa e dell'impero, s'intendeva di questioni economiche, politiche e religiose, e personalmente inclinava piuttosto verso un procedere mite, molto malvolentieri decidendosi a misure rigorose. Il cospicuo numero di grandi personalità militari, politiche, artistiche ed economiche attorno a lui, fa apparire il suo regno come una specie di secolo d'oro della casa d'Austria.
Bibl.: B. Erdmannsdörffer, Deutsche Geschichte 1648 bis 1740, voll. 2, 1892-93; Huber-Redlich, Geschichte Österreichs, voll. 6, 1921; K. e M. Uhlirz, Handbuch der Geschichte Österreichs, I (1927) con ricca bibliografia.