LERICI (A. T., 24-25-26)
Paese della provincia di La Spezia, situato sul lato E. del seno omonimo, che si apre nel fianco nordorientale del Golfo della Spezia; è dominato dalla massa del castello, che sorge su una punta sporgente nel mare. Lerici, che è ricordata da Dante (Purgatorio, canto III) e dal Petrarca, deve la sua fondazione ai Pisani (sec. XII); nel 1255 passò ai Genovesi, i quali nel 1555 ampliarono il castello. Fino all'apertura della carrozzabile della Riviera di Levante, il porto di Lerici era lo scalo per il viaggio dalla Toscana a Genova. Oggi Lerici è una fiorente borgata frequentata in estate per i bagni e anche nelle altre stagioni per la mitezza del clima. Di fronte ad essa, sull'altro lato dell'insenatura, si adagia il paese di S. Terenzo, anch'esso frequentato per i bagni, col suo castello. Nel 1921 la popolazione del comune di Lerici era di 10.221 ab., dei quali 4053 nel paese di Lerici, 2094 a S. Terenzo, i rimanenti nelle case sparse e nei centri di Pugliola (842), Serra (826) e Solaro (250), posti sugli ameni colli, ricchi di ville e giardini, che chiudono l'insenatura. Nel 1931 gli abitanti risultarono 10.733 in complesso. Il territorio comunale (13,46 kmq.) è coltivato prevalentemente a ulivi, poi a viti e agrumi; gli abitanti esercitano anche la pesca nelle acque del golfo. In località Pertusola vi è un'importante fonderia di piombo e argento. Lerici è unita da una linea di vaporetti con La Spezia, e da autocorriera con La Spezia e Sarzana-Avenza.