Lessicografia
La grande vitalità delle iniziative in campo lessicografico, manifestatasi già negli ultimi decenni del 20° sec., è confermata dalla pubblicazione di numerosi dizionari dell'uso, in gran parte frutto di aggiornamento di edizioni precedenti.
Con cadenza annuale appare dal 1993 una nuova edizione dello Zingarelli, di tutti forse il dizionario più noto e diffuso, pubblicato per la prima volta nel 1922; altrettanto recenti sono le ultime edizioni del Sabatini-Coletti (2003), del Devoto-Oli (2004) e del Garzanti (2005). Al 1997 risale la seconda edizione del Vocabolario Treccani in cinque volumi, mentre nel 1999 è uscito l'imponente Grande dizionario dell'uso (GRADIT) diretto da T. De Mauro, in sei volumi (ne esiste una versione ridotta in un solo volume, apparsa nel 2000).
Alcune caratteristiche, richieste dall'avanzamento della l. e dalle prospettive aperte dall'informatica, sono largamente condivise. Quattro di questi dizionari recano la data della prima attestazione del lemma (manca quasi sempre, per ragioni di spazio, la datazione delle accezioni e l'esplicitazione delle fonti); tutti presentano, accanto alla versione cartacea, un supporto in CD-ROM, attraverso il quale l'utente può svolgere ricerche semplici o avanzate, e mettono in evidenza il lessico fondamentale, ossia i lessemi considerati di uso più frequente e generale.
Tale porzione di lessico, variamente denominata, è fissata in 10.000 unità da Sabatini-Coletti e Devoto-Oli, in 4500 dallo Zingarelli, in 6000 dal Garzanti, in 6522 dal GRADIT. Quest'ultimo dizionario - l'unico a offrire un calcolo puntuale - distingue 2049 vocaboli di altissima frequenza (il vero e proprio "lessico fondamentale" che costituisce da solo "circa il 90% delle occorrenze lessicali nell'insieme di tutti i testi scritti o discorsi parlati"; per es., anche e gatto), 2576 di "alto uso" (per es., idiota e mantello), 1897 di "alta disponibilità", ossia relativamente rari ma "ben noti perché legati ad atti e oggetti di grande rilevanza nella vita quotidiana" (per es., forchetta e carrozzeria).
Per altri aspetti ciascun dizionario si caratterizza per scelte specifiche. Il GRADIT offre un'ampia mole di lemmi (circa 250.000), che include anche i vari sostantivi e aggettivi derivati dai nomi dei comuni italiani, e adopera una marcatura sistematica per tutti i lemmi principali; oltre al lessico di base, si contrassegnano i vocaboli di uso comune, tecnico-specialistici (la categoria più consistente: 107.194 entrate), letterari, regionali, dialettali, esotici, di basso uso, obsoleti.
In calce al lemma possono figurare, in neretto e in ordine alfabetico - dunque con l'evidenza di un vero e proprio sottolemma - le unità polirematiche, ossia gli insiemi di parole che si presentano come sequenze cristallizzate, il cui significato non è sempre deducibile da quello delle singole componenti (per es., vedere la luce, vedere le stelle, vedere rosso; in totale 131.199 locuzioni).
Lo Zingarelli, tradizionalmente molto attento alla componente tecnico-scientifica, è assai sensibile alla registrazione di neologismi che mostrano qualche possibilità di attecchire.
Il Devoto-Oli registra gli alterati sulla base di testi reali, disponibili in rete (di qui emergono forme generalmente non inventariate dai lessici ma ben radicate nell'uso: dal verbalino degli studenti universitari all'iconcina o iconetta del linguaggio informatico) e indica per la prima volta in modo sistematico le reggenze dei verbi, illustrando i vari costrutti ("abbondare di ogni ben di Dio" / "di o in precauzioni" / "con il sale").
Il Sabatini-Coletti classifica i verbi a seconda degli 'argomenti', ossia degli elementi indispensabili che devono combinarsi con il verbo per esprimere un concetto minimo di senso compiuto (per es., il verbo trasferire ha quattro argomenti, richiedendo l'indicazione di chi trasferisce, di che cosa è trasferito, da dove a dove) e definisce con cura le 'congiunzioni testuali', molto frequenti specie nel parlato (per es., il ma che si usa non con il consueto valore avversativo bensì, dopo una pausa, per spostare il discorso su un altro tema: "ma torniamo al nostro autore").
Il Garzanti si segnala per la chiarezza delle definizioni e per le note che affrontano vari dubbi linguistici.
Accanto ai dizionari dell'uso sono da menzionare opere di taglio particolare. Tra i repertori di neologismi, redatti allo scopo di registrare formazioni perlopiù occasionali ed estemporanee, destinate a scomparire nell'arco di pochi mesi, spicca quello di G. Adamo e V. Della Valle che hanno raccolto circa 5000 lemmi tratti dalla stampa quotidiana nel quinquennio 1998-2003, fornendoli del contesto e dell'indicazione della fonte.
Tra i dizionari di sinonimi vanno ricordati quello di T. De Mauro per la Paravia (2002) e quello di R. Simone per l'Istituto della Enciclopedia Italiana Sinonimi e contrari (2003), che integra con altre opere (Il Treccani, in un volume, aggiornamento de Il Conciso del 1998, e Il Visuale, entrambi usciti nel 2003) la seconda edizione del Vocabolario Treccani.
Nel 2002 si è concluso il Grande dizionario della lingua italiana (GDLI), grande dizionario storico fondato nel 1961 da S. Battaglia con il proposito di rinnovare il precedente ottocentesco del Tommaseo-Bellini (un volume di Supplemento è apparso nel 2004).
A partire dagli anni Ottanta l'opera ha arricchito e diversificato notevolmente la documentazione, che nei primissimi volumi era sbilanciata in senso letterario: la ricchezza dei materiali e la sua estensione anche ad aree meno esplorate (dal filone medievale non toscano alla trattatistica sei-settecentesca) rendono il GDLI uno strumento insostituibile per chi voglia documentare la vitalità di un significato attraverso i secoli.
Per la parte più antica (fino al 1375) è consultabile in rete il Tesoro della lingua italiana delle origini (TLIO) in corso di realizzazione dal 1983.
Sul versante dei dizionari etimologici, nel 1999 è apparsa una nuova edizione in volume unico del Dizionario etimologico italiano (DELI) e continua, a intervalli regolari, la pubblicazione del Lessico etimologico italiano (LEI), un monumentale dizionario etimologico rivolto agli specialisti, che muove dall'etimo per ricostruirne le filiazioni in ambito italiano e dialettale (nel 2005 l'opera è arrivata alla voce camba; in parallelo procede la stampa della sezione dedicata ai germanismi, giunta nel 2003 al lemma banstu). A uno dei due attuali direttori del LEI, W. Schweickard, si deve l'iniziativa di un dizionario che si prefigge di documentare l'evoluzione storica, dalle origini ai giorni d'oggi, dei lessemi italiani derivati da toponimi e antroponimi, il Deonomasticon italicum (giunto nel 2005 al lemma Lydd).
Nel settore dei dizionari dialettali si è conclusa la realizzazione di un grande dizionario del siciliano, a suo tempo promosso da G. Piccitto. L'opera, fondata su un fitto reticolo di punti di informazione (374), pone i dialetti siciliani in una condizione di privilegio rispetto ad altre grandi aree per cui è giocoforza ricorrere alle meritorie imprese della l. dialettale dell'Ottocento (Milano, Torino, Venezia) o per le quali manca tuttora un dizionario di grande respiro e di solide basi scientifiche (Roma, Napoli).
Bibliografia
Dizionari dell'uso:
T. De Mauro, Grande dizionario italiano dell'uso (GRADIT), 6 voll., Torino 1999.
F. Sabatini, V. Coletti, Dizionario della lingua italiana, Milano 2003.
G. Devoto, G.C. Oli, Dizionario della lingua italiana, a cura di L. Serianni, M. Trifone, Firenze 2004.
N. Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana, Bologna 2004.
I grandi dizionari Garzanti, Italiano, diretto da G. Patota, Milano 2005.
Dizionari di neologismi:
G. Adamo, V. Della Valle, Neologismi quotidiani, Firenze 2003.
G. Adamo, V. Della Valle, 2006 parole nuove. Un dizionario di neologismi dai giornali, Milano 2005.
Dizionari storici, etimologici e dialettali:
M. Cortelazzo, P. Zolli, DELI - Dizionario etimologico della lingua italiana, a cura di M. Cortelazzo, Bologna 19992.
Grande dizionario della lingua italiana (GDLI), fondato da S. Battaglia, 21 voll., Torino 1961-2002.
M. Pfister, W. Schweickard, LEI - Lessico etimologico italiano, Wiesbaden 1979-.
W. Schweickard, Deonomasticon Italicum, Tübingen 1997-.
Vocabolario siciliano fondato da G. Piccitto, 5 voll., Catania-Palermo, 1977-2002.
Per un quadro d'insieme:
V. Della Valle, Dizionari italiani: storia, tipi, struttura, Roma 2005.