LEUCON (dal gr. λευκός "bianco")
Tipo di spugna calcarea, nella quale il corpo sacciforme, fissato al suolo per il fondo chiuso e aperto all'estremità opposta con l'osculo, ha pareti assai spesse, le quali delimitano una cavità principale tappezzata da cellule epiteliali piatte (introflessione dello strato dermale). Nello spessore delle pareti, sostenute da spicole calcaree di varia forma (aciculari, triradiate, e quadriradiate), si trovano cavità sferiche dette camere flagellate, uniformemente tappezzate da cellule flagellate, i coanociti. Queste camere comunicano con l'esterno per mezzo di canali, i canali afferenti, che si aprono nei pori dello strato dermale, e con la cavità principale per mezzo di altri canali, detti efferenti, che sboccano nella cavità stessa. L'acqua, attraverso i pori, per i canali afferenti giunge alle camere flagellate, circola in queste, quindi per i canali efferenti si versa nella cavità principale, donde esce per l'osculo. Le spugne di struttura simile furono dal Haeckel riunite nella famiglia Leucones, con sette generi: Leucetta, Leucilla, Leucyssa, Leucaltis, Leucortis, Leuculmis, Leucandra (le stesse desinenze Haeckel usò anche per i tipi Ascon e Sycon) distinti dalla diversa forma delle spicole calcaree (v. ascon; calcispongie).