leucoplasia (o leucoplachia)
Ispessimento graduale dell’epitelio di una mucosa, senza segni clinici di flogosi. La l. si divide in l. semplice e in l. ipercheratosica, meglio definita come leucocheratosi (➔). Fra le cause predisponenti vengono annoverati: fattori tossici, tabacco, irritazioni croniche. Istologicamente è costituita da allargamento dello strato malpighiano (acantosi) e da para- o ipercheratosi. La localizzazione più frequente è alla bocca (mucosa delle guance, lingua, labbra); più rara alle mucose anali e genitali. Si presenta come una chiazza bianco-grigiastra, madreperlacea, di varia grandezza, di forma irregolare, sopraelevata e dura. La l. è generalmente considerata come lesione precancerosa in quanto in circa il 20% dei casi non curati si trasforma in cancro. Sono necessari, pertanto, il controllo periodico della lesione e l’eliminazione degli stimoli tossici e flogistici. Nei casi sospetti di degenerazione neoplastica, si procede, anche dopo biopsia, all’escissione chirurgica.