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LEUTHEN

di Pompilio Schiarini - Enciclopedia Italiana (1934)
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LEUTHEN (A. T., 53-54-55)

Pompilio Schiarini

Villaggio della Slesia (circondario di Neumarkt) situato sulla sinistra della Weisstritz a nord di Breslavia.

Presso questa località durante la guerra dei Sette anni ebbe luogo, il 5 dicembre del 1757, una battaglia che, al dire dei critici militari (Napoleone per primo), fu il capolavoro di Federico II. Verso la metà del 1757 (secondo anno della guerra) le sorti del re non erano liete. La Prussia era minacciata da più parti; la Boemia aveva dovuto essere abbandonata. Battuto dai Russi un suo luogotenente alla battaglia di Grossjägersdorf, il re aveva ben riportato il 5 novembre la strepitosa vittoria di Rossbach; ma, quindici giorni dopo, il duca di Bevern, altro dei suoi luogotenenti, era sconfitto e fatto prigioniero con 10 mila uomini alla battaglia di Breslavia. In condizioni di grande inferiorità numerica (36 mila Prussiani contro 80 mila Austriaci) il re affrontò la battaglia di Leuthen, detta anche di Lissa dal nome d'un vicino villaggio. Sorpresa la cavalleria austriaca a Borna, il re, che aveva dapprima mirato ad attaccare la destra nemica, decide, per la natura del terreno, di portarsi contro la sinistra, con una marcia di fianco rimasta classica per ardimento e fortuna. Conquistato il villaggio di Sagschütz e respinta la cavalleria austriaca, l'esercito prussiano si avanza obliquando a destra e mantenendo arretrata la propria sinistra. Il principe di Lorena, comandante degli Austriaci, ordina un cambiamento di fronte a sinistra sull'altura e sul villaggio di Leuthen, intorno al quale vengono ad ammucchiarsi l'artiglieria e la fanteria su più linee. Lon abili manovre e con largo risoluto impiego della cavalleria i Prussiani obbligano gli avversarî a sgombrare Leuthen. Tentano questi di rinnovare la resistenza più indietro presso Lissa, ma sono di nuovo superati e rotti. Il re stesso entrava in Lissa quando vi era ancora il nemico. Gli Austriaci si ritirarono a stento su Breslavia, dopo avere perduto da 27 a 28 mila uomini (di cui 21 mila prigionieri), 116 cannoni, 51 bandiere e 4000 carri. I Prussiani perdettero circa 6 mila uomini. Gli Austriaci sgombrarono la Slesia, e Breslavia si arrese al vincitore con 17 mila uomini; altri 2 mila furono presi nell'inseguimento operato dall'infaticabile cavalleria prussiana dello Zieten. Circa 6 mila Austriaci passarono alle bandiere del re. Così, in pochi giorni, il principe Carlo di Lorena aveva perduto i due terzi del suo esercito.

Vedi anche
Carlo Alessandro principe di Lorena e di Bar Figlio (Lunéville 1712 - Tervueren 1780) dell'arciduca Leopoldo e di Elisabetta Carlotta di Orléans, sposò nel 1744 Maria Anna d'Austria, figlia dell'imperatore Carlo VI, e fu nominato governatore dei Paesi Bassi austriaci. Maresciallo di campo, ebbe allo scoppio della guerra dei Sette anni il comando ... Guerra dei sette anni Conflitto di vaste dimensioni che fra il 1756 e il 1763 oppose Gran Bretagna e Prussia a Francia e Austria e loro alleati (Russia, Svezia, Polonia, Sassonia e più tardi la Spagna). Combattuta in quattro continenti, affermò la supremazia militare della Prussia in Europa, la preponderanza dell’Inghilterra ... Federico II il Grande re di Prussia Federico II il Grande (ted. der Grosse) re di Prussia. - Figlio (Berlino 1712 - Castello di Sans-Souci 1786) di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover, fu educato, secondo precise disposizioni del padre, con la massima severità: accanto allo studio accurato della più recente storia europea ... Slesia (ted. Schlesien; ceco Slezsko; pol. Śląsk) Regione storica dell’Europa centrale (50.000 km2 ca.), priva di confini naturali ben definiti, compresa per la maggior parte nell’alto bacino dell’Oder e in misura minore in quello della Vistola. Comprende il versante settentrionale dei Sudeti e quello nord-occidentale ...
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