MEJ, Lev Aleksandrovič
Poeta e drammaturgo russo, nato il 13 febbraio 1822 a Mosca, morto il 16 maggio 1862. Visse prima a Mosca e a Odessa, poi si trasferì a Pietroburgo, dove divenne collaboratore regolare di quasi tutte le riviste pietroburghesi.
Richiamò su di sé l'attenzione come traduttore di A. Mickiewicz, Goethe, Schiller, Heine e di altri molti poeti stranieri. Le sue opere originali riunì in alcune raccolte, la principale delle quali ebbe in una seconda edizione il titolo Otoidi ot menja, Satana (Lungi da me, Satana). Scrisse, oltre le liriche, tre drammi storici in versi, Carskaja nevesta (La sposa dello zar) quadri dell'epoca di Ivan il Terribile, Servilija su soggetto romano e Pskovitjanka (La cittadina di Pskov).
Opere complete in due voll. (Pietroburgo 1911). Trad. in it.: La sposa dello zar, trad. e introd. di E. Damiani (Roma 1925).