Trockij (ingl. Trotsky), Lev Davidovic
Trockij (ingl. Trotsky), Lev Davidovič Pseudonimo del politico e rivoluzionario russo Lejba Bronštejn (Janovka, Cherson, 1879 - Coyoacán, Città di Messico, 1940). Tra i capi della rivoluzione bolscevica dell’ottobre 1917, commissario del popolo agli Affari esteri (1917-18), guidò la delegazione russa alle trattative di pace di Brest-Litovsk. Commissario del popolo per l’esercito e la marina (1918-25), durante la guerra civile fu a capo dell’Armata rossa, portandola alla vittoria. Teorizzò la ‘rivoluzione permanente’, contro il modello di I.V. Stalin (➔) del «socialismo in un paese solo». Critico nei confronti della NEP (➔) e convinto della necessità di superarla, promosse una radicale trasformazione (nazionalizzazione dell’industria, collettivizzazione dell’agricoltura e pianificazione dell’economia) della struttura economica del Paese, scontrandosi con Stalin e N. Bucharin (➔) e organizzando una notevole opposizione interna. Dopo l’espulsione dall’URSS (1929), diede vita a un vasto movimento marxista e antistalinista internazionale, costituendo nel 1938 la Quarta Internazionale; fu ucciso due anni dopo da un agente staliniano. Tra le opere: Vojna i revoljucija (1925; Guerra e rivoluzione) e Stalin (1936).