libente
Latinismo, usato in Pd XXV 65 Come discente ch'a dottor seconda / pronto e libente in quel ch'elli è esperto, cioè " di buon grado, volenteroso ": " açò che la bontà dell'omo appara è besogno a manefestarla prontamente, çoè avertamente, e ‛ libenter ', çoè cum voluntà " (Lana). Il Mattalia intende " calda e lieta docilità ". Si noti la sequenza di latinismi: discente... dottore... libente; si rilevi, inoltre, la rima interna discente / libente.