LIBERALI o liberalie (liberalia)
Feste che si celebravano presso i Romani il 17 marzo, alle quali dava il nome il dio Libero (Bacco) cui il dittatore Postumio aveva, insieme a Cerere e Libera, votato nel 496 a. C., durante la guerra latina, un tempio, che poi fu eretto presso il Foro Boario. Postumio lo invocò con Cerere affinché sopperisse alla penuria di vettovaglie di cui soffriva l'esercito. Nel giorno delle Liberalia si accendevano le tede di pino, e si mangiavano uova in onore del dio. Vecchie coronate di edera, sedute ai fornelli, cuocevano per le vie della città focacce da offrire alla divinità, simbolo e ricordo della prima introduzione del frumento a Roma. I giovani che avevano raggiunto il 15° anno di età assumevano in quel giorno la toga virile, e si toglievano dal collo la bulla.