liberamente
Ricorre spesso nella Commedia col significato fondamentale di " spontaneamente ", ed esprime un sentimento di magnanimità, di sollecita cortesia, differenziandosi in molteplici sfumature secondo i singoli contesti: If XIII 86 l'om ti faccia / liberamente ciò che 'l tuo dir priega, cioè " con volontà liberale " (Tommaseo); Pg XI 134 " Quando vivea più glorïoso ", disse, / " liberamente nel Campo di Siena, / ogne vergogna diposta, s'affisse... "; XXVI 139 El [Arnaldo Daniello] cominciò liberamente a dire, " sens'aspettar altro prego " (Buti); Pd XXXIII 18 La tua benignità non pur soccorre / a chi domanda, ma molte fïate / liberamente al dimandar precorre.
Singolare è l'uso di l. in Cv IV II 16 E qui prima si promette lo trattare del vero... acciò che, fugate le male oppinioni, la veritade poi più liberamente sia ricevuta: l'avverbio può significare " senza ostacolo " richiamando il concetto che la liberazione dall'errore schiude all'uomo la via alla verità.
Bibl. -F. D'Ovidio, Nuovi studii danteschi, I (Ugolino. Pier della vigna. I Simoniaci), Napoli 1932, 237.