• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

libero arbitrio

Dizionario di filosofia (2009)
  • Condividi

libero arbitrio


Capacità di scegliere liberamente, nell’operare e nel giudicare. L’espressione, usata a indicare la libertà (➔) del volere umano, nasce dapprima sul terreno della speculazione teologica, in connessione con i problemi della grazia, della predestinazione e dell’origine del male. Agostino, nella cui opera il concetto assume il massimo rilievo, distingue il l. a. dalla libertà perfetta, che l’uomo avrebbe perduto in seguito al peccato originale, e lo identifica come quel «posse non peccari» per cui esso diviene essenzialmente inclinazione al bene, pur potendo volgersi al male. La dottrina della grazia, indispensabile all’uomo per il raggiungimento della salvezza, accentua, in polemica con il pelagianesimo, il carattere di gratuità di essa e della sua assoluta indipendenza dai meriti umani; di qui il problema della conciliazione tra predestinazione e l. a., necessario fondamento per la valutazione morale dell’azione. Nella scolastica il concetto di l. a. viene sviluppato in connessione al problema della volontà e della razionalità della scelta. In Tommaso esso viene a identificarsi con la volontà, «essendo proprio della medesima potenza il volere e lo scegliere» (Summa theologiae, I, q. 83, a. 4); la volontà libera non può peraltro non attenersi ai dettami della ragione, in quanto una scelta d’altro genere nascerebbe da un difetto di libertà. Nell’ultima scolastica, in antitesi all’intellettualismo tomistico, si sviluppa invece una concezione volontaristica che tende a ritrovare la libertà del volere nella totale indipendenza della volontà rispetto ai motivi dell’agire. Così in Duns Scoto la libertà è intesa come possibilità di determinarsi ad azioni opposte, mentre in Occam si accentua il carattere arbitrario della scelta, l’indifferenza rispetto a qualsiasi tipo di motivazione. Di qui l’identificazione dell’arbitrio con l’arbitrio dell’indifferenza (lat. arbitrium indifferentiae), ossia con lo stato d’animo di chi, di fronte all’esigenza della decisione volontaria, non propende: più per l’uno che per l’altro termine dell’alternativa; formula estrema della libertà del volere, concepita come assoluta indipendenza da ogni movente passionale e razionale, e quindi come puro arbitrio. Da tale identificazione della volon­tà con l’arbitrium indifferentiae deriva l’impossibilità della stessa volizione nel caso della completa equivalenza dei motivi determinanti. La problematica agostiniana sarà invece ripresa da Lutero, che giungerà a negare qualsiasi possibilità di salvezza al di fuori della grazia, ponendo decisamente l’accento piuttosto sull’imperscrutabilità dell’aiuto divino che sui meriti umani, mentre il pensiero più maturo di Agostino aveva tentato di conciliare, mostrandone la reciproca necessità, i due contrastanti aspetti della predestinazione e del l. arbitrio. I motivi della predestinazione e della grazia costituiranno successivamente, sempre nel solco delle dottrine agostiniane, il nucleo problematico essenziale del giansenismo.

Vedi anche
male In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc. filosofia Il problema filosofico del male è dibattuto attraverso tutta la storia del pensiero. Di fatto, mentre ... predestinazione Nella teologia cattolica, «il piano secondo cui Dio ordina la creatura razionale al conseguimento della vita eterna» (s. Tommaso). Nessuno è escluso dalla beatitudine eterna senza sua colpa, poiché Dio ha predestinato tutti gli uomini a essere conformi al proprio Figlio che si è fatto uomo. ● Il concetto ... grazia diritto Per grazia si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia e indulto. Diritto costituzionale), quindi, la grazia non ha una portata generale, ma è un provvedimento ... volontà volontà Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati. filosofia 1. Sviluppi del concetto di volontà La volonta costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto nel suo rapporto con la ragione. Nel ...
Tag
  • PREDESTINAZIONE
  • PELAGIANESIMO
  • DUNS SCOTO
  • LUTERO
Altri risultati per libero arbitrio
  • arbìtrio, lìbero
    Enciclopedia on line
    arbìtrio, lìbero Espressione usata per indicare la libertà dell'uomo, i cui atti non sono determinati da forze superiori (di tipo soprannaturale o naturale), ma derivano da sue autonome scelte. Nata sul terreno delle discussioni teologiche cristiane, in relazione alla conciliabilità tra onnipotenza ...
  • ARBITRIO
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Imposta straordinaria fiorentina, ordinata per la guerra di Pisa del 1508. Talvolta stabilita da sola, ma per lo più congiunta con la decima sui commerci, le faccende e l'industria, e distribuita a coscienza e arbitrio dei funzionarî, pur essendone quasi sempre determinata per legge la massa dell'imposizione ...
Vocabolario
arbìtrio
arbitrio arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto all’a. del direttore; in filosofia,...
lìbero
libero lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali