Scrittore italiano (Matelica, Macerata, 1905 - Roma 1993). I suoi racconti e romanzi (Esterina, 1942; Un'amicizia difficile, 1945; Il villino, 1946; Un discorso d'amore, 1948, poi ampliato in Disamore, 1956; Carlone, 1950; La scuola dei ladri, 1952; I figli, 1955; Uccidi o muori, 1958; I racconti, 1961, che raccoglie la sua produzione in questo genere narrativo, Il congresso, 1963; Le indulgenze, 1966; La controfigura, 1968; Dalla donna alla luna, 1972; Le stanze, 1976; Due senza, 1979; Il viaggiatore, 1984) privilegiano l'analisi psicologica in ritratti di donna, in raffigurazioni di un'adolescenza combattuta fra sensualità e moralità, nella acuita percezione di atmosfere sentimentali. Ha pubblicato anche libri di versi (A memoria d'uomo, 1982; Posto di blocco, 1986) e raccolte di prose evocative (Carte romane, 1957, che comprende il precedente Paese di Roma) e saggistiche (Il dito puntato, 1967). Tra le sue ultime opere, si ricordano il volume autobiografico in forma di conversazione Con i tempi che corrono (1989) e i racconti, venati di un surrealismo appena pronunciato, raccolti in Abitare altrove (1990).