LIBRAZIONE
. Non è rigorosamente esatto che la Luna ci volga sempre la stessa faccia, poiché piccole oscillazioni della Luna rispetto alla congiungente il suo centro con l'osservatore, dette librazioni lunari, nei varî sensi, fanno sì che noi vediamo in complesso e successivamente 4/7, in luogo della sola metà, della superficie lunare. Il fenomeno delle librazioni fu avvertito per primo da Galileo, che le chiamò "titubazioni", poi fu descritto, studiato e spiegato da G. B. Riccioli, Hevelius, F. M. Grimaldi, Giacomo Cassini.
Si distinguono: la librazione in longitudine, nel senso est-ovest (7°,6 per parte), la librazione in latitudine (6°,7 verso nord e verso sud), la librazione parallattica (meno di 1° nei due sensi all'orizzonte), dovuta questa al fatto che è lievemente diversa la parte di superficie lunare visibile da punti diversi della Terra. Tutte queste librazioni costituliscono la librazione ottica; un'altra piccolissima librazione, dovuta ad anormalità nella figura della Luna e forse nella sua rotazione, va sotto il nome di librazione fisica.