Nome di una delle tre sezioni dei libri sacri che regolavano la vita sociale e politica degli Etruschi, distinti da Cicerone (De divinatione I, 72) in haruspicini, fulgurales, rituales libri. Una parte di essi, i libri fatales riguardavano la vita degli uomini e degli Stati, con una sottosezione, i libri Acheruntici, dedicata alla morte e alla vita dell’aldilà; un’altra parte, Ostentaria, concerneva l’interpretazione dei prodigi. I libri r. furono tradotti in latino nel 1° sec. a.C., si disse, da Tarquizio Prisco (Tarquitiani libri).