libri sociali
Documenti nei quali vengono raccolte specifiche informazioni che riguardano la vita dell’azienda. La normativa disciplina tipologia e contenuto dei l. identificati come obbligatori. Per es., una società per azioni ha l’obbligo di tenere: un l. soci che indica, distintamente per ogni categoria, il numero delle azioni, cognome e nome dei titolari delle azioni nominative, relativi trasferimenti, vincoli e versamenti effettuati; un l. delle obbligazioni che indica l’ammontare delle obbligazioni emesse ed estinte, cognome e nome dei titolari delle obbligazioni nominative, relativi trasferimenti e vincoli; un l. delle deliberazioni e delle adunanze dell’assemblea dei soci; un l. delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione; un l. delle adunanze del collegio sindacale o del comitato di sorveglianza; un l. delle adunanze e delle assemblee degli obbligazionisti; un l. degli strumenti finanziari in cui annotare tipologia, ammontare e vincoli relativi a eventuali strumenti finanziari emessi.
Il termine l. s. viene utilizzato anche con riferimento ai l. contabili, ovvero ai documenti attraverso i quali viene tenuta la contabilità dell’azienda. I principali l. contabili sono: il l. giornale, il l. mastro, il l. inventari e il piano dei conti. Sulla base dei dati raccolti in questi documenti, l’azienda predispone il bilancio di esercizio, in particolare il conto economico e lo stato patrimoniale (➔ bilancio p).
Il l. giornale raccoglie, in ordine cronologico, le registrazioni delle operazioni messe in atto dall’impresa; per ogni operazione è presente una descrizione e vengono indicati i conti (per es., conto acquisti, conto vendite, conto debiti verso fornitori, conto crediti verso clienti) che essa movimenta e i rispettivi valori. Le operazioni vengono registrate utilizzando il metodo della partita doppia (➔).
Il l. mastro registra tutti i conti che compongono il sistema contabile di una società e riordina le operazioni contenute nel l. giornale per singoli conti. Viene comunemente chiamato ‘mastro’.
Il l. inventari contiene l’indicazione e la valutazione delle attività e delle passività; i beni rappresentati sono raggruppati per categorie omogenee.
Il piano dei conti riepiloga conti (e sottoconti) utilizzati per eseguire le rilevazioni secondo il metodo della partita doppia. La normativa non prevede un contenuto obbligatorio per il piano dei conti, che dunque varia in relazione alle specifiche esigenze dell’azienda utilizzatrice (forma giuridica, dimensioni, attività svolte).
Indica il valore a cui un bene o un’attività sono iscritti nel bilancio dell’azienda cui appartengono. È solitamente diverso dal ‘valore di mercato’, che si riferisce invece al valore che verrebbe assegnato allo stesso bene nell’ambito di una compravendita.