LICEO-GINNASIO
. In Italia il corso medio degli studî classici si compie in due successive scuole: il ginnasio di 5, e il liceo di 3 anni. Essi formano dal 1877 (e per le provincie meridionali già dal 1861) un solo istituto che ripete nome e ordinamento dalla legge Casati (1859); v'hanno tuttavia 1 regio liceo e 113 ginnasî isolati in aggiunta ai 187 licei-ginnasî.
Il liceo-ginnasio è sorto sulle antiche scuole di grammatica, di retorica e di filosofia con il fine di preparare agli studî superiori, fine che gli fu confermato dal legislatore del 1923. Ne discenderebbe, a rigore, che: 1. natura e indirizzo degl'insegnamenti dovrebbero essere essenzialmente formativi; 2. nessun'altra scuola media dovrebbe addurre agli studî superiori; 3. ai diplomi rilasciati dal ginnasio (ammissione al liceo) e dal liceo (maturità classica) dovrebbe esser preclusa ogni possibilità di utilizzazione immediata. Ma un così puro disegno non poté mai essere attuato per causa di forze sociali ed economiche dimostratesi invincibili. Infatti fin dalla legge Casati ebbe ingresso nel liceo l'insegnamento delle scienze naturali (più tardi quello delle lingue straniere) e, fin dal 1860 (ad opera del Mamiani), con la creazione d'una sezione fisico-matematica negl'istituti tecnici (soppressa solo nel 1923), fu aperta una seconda via di accesso all'università, limitatamente alla facoltà di scienze. Così i diplomi della scuola classica furono e sono anche presentemente riconosciuti come titoli di studio per l'ammissione a taluni impieghi statali. Più grave minaccia all'istruzione classica e al liceo-ginnasio furono il liceo moderno (senza greco) e i ginnasî magistrali, ambedue soppressi nel 1923.
I progetti di riforma del liceo-ginnasio, considerato sempre come la scuola cardinale dell'istruzione media, furono molteplici dal 1859 al 1923, ma nessuno ne giunse in porto. La riforma fu operata nel 1923 dal ministro Gentile con l'intento di ricondurre la scuola classica alla purezza dei suoi compiti, ma lo stesso ministro fu costretto ad allontanarsi dalla soluzione ideale creando accanto al liceo-ginnasio un liceo scientifico (quadriennale) reclamato a gran voce dai cultori degli studî matematici per l'accesso alle facoltà di scienze e di medicina e agl'istituti superiori d'ingegneria e di architettura.
Comunque, la riforma del 1923 accrebbe virtù e decoro alla scuola classica instaurando un maggior rigore negli esami, epperò nella scelta degli alunni, riducendo il numero degli alunni nelle classi e il numero di queste negl'istituti che si andavano enormemente dilatando, migliorando la condizione dei professori e non solo dal lato economico, rendendo effettiva la direzione del preside, e, soprattutto, unificando gli insegnamenti, riordinando i programmi secondo i fini spirituali della cultura, dando, infine, alla scuola privata, la possibilità (non còlta) di prosperare e di emulare la pubblica. Ma la posizione avanzata, conquistata con poderoso sforzo nel 1923, non fu potuta mantenere appieno perché mediante ritocchi e riforme parziali, specie nel periodo dal 1928 al 1933 sotto la pressione di quelle forze cui sopra si è accennato e a causa d'un subitaneo accrescersi della popolazione scolastica, si è aumentato il numero dei licei-ginnasî e perfino quello dei ginnasî isolati, di cui il legislatore del 1923 aveva iniziato la graduale soppressione; s'è abbandonato, con la creazione di classi parallele, il criterio del numero chiuso e si sono riformati i programmi allo scopo di renderli più facili.
La presente configurazione della scuola classica è questa: vi si accede a 10 anni d'età per mezzo d'un esame d'ammissione e vi s'inizia subito lo studio della lingua italiana, della storia, del latino e della matematica, che si prosegue per tutta la durata del corso ginnasiale e liceale. In tutto il ginnasio s'insegna anche la geografia. Lo studio del greco s'inizia dalla 4ª ginnasiale; negli ultimi quattro anni di questo istituto s'impartisce l'insegnamento d'una lingua straniera (francese o inglese o tedesca o spagnola). Sono materie di studio esclusivamente del liceo: la filosofia (abbinata alla storia), la fisica (abbinata alla matematica), le scienze naturali e la chimica, la storia dell'arte. In ogni classe ginnasiale e liceale s'impartisce anche l'insegnamento religioso.