Liceo
Nuovi orientamenti
In diversi Paesi europei, la tradizione degli studi di istruzione secondaria prevedeva un percorso di formazione cosiddetta generale, della durata di 6-8 anni, con l'obiettivo principale di preparare agli studi universitari. In questo quadro rientravano, fra gli altri, il ginnasio-liceo in Italia e Grecia, il ginnasio in Germania, l'ateneo in Belgio, il ginnasio-ateneo-liceo nei Paesi Bassi, il ginnasio in Danimarca, il l. in Francia. Soprattutto a partire dagli anni Sessanta del 20° sec., le prime classi di questo percorso di studi, quasi sempre i primi 3 anni, sono state inserite o assorbite in un corso di istruzione secondaria inferiore unitario, ossia comune a tutti gli indirizzi scolastici, e soltanto i restanti anni del corso ginnasiale-liceale sono rimasti a costituire un indirizzo di istruzione secondaria superiore. Anche la funzione formativa specifica (preuniversitaria) di quel percorso di studi ha perso il carattere esclusivo che aveva in precedenza, poiché nel frattempo a quasi tutti gli altri tipi di istruzione secondaria superiore è stata riconosciuta la possibilità di accesso dei loro diplomati ai corsi universitari. La scissione in due tronconi dell'originario percorso lungo di studi secondari è parso a un certo punto inevitabile, perché si è ritenuta inaccettabile, dal punto di vista psicopedagogico, una scelta prematura dell'indirizzo degli studi. A parte le critiche e le resistenze incontrate, ciò ha avuto conseguenze di ordine sia positivo (evitando i traumi di scelte precoci sbagliate) sia negativo (riducendo la qualità e l'efficacia formativa del successivo superiore livello di studi liceali).
Il processo di trasformazione dell'originario spirito degli studi liceali non sembra essersi ancora arrestato. Si nota infatti che in alcuni Paesi, come in Francia, il l., di soli 3 anni, presenta nel primo anno (detto di determinazione) un'ampia gamma di opzioni (che mira a ritardare di un anno ancora la scelta d'indirizzo) e nei successivi due prevede la scelta di indirizzi molto diversi fra loro. La denominazione liceo finisce per indicare non più uno specifico percorso di studi secondari, ordinato intorno a un asse culturale omogeneo, ma indirizzi di studio che, pur diversamente denominati, presentano piani disciplinari poco differenziati, tanto da consentire la previsione (da parte del legislatore) di 'passerelle' da un indirizzo all'altro anche in fase avanzata del percorso scolastico.
Il sistema dei licei in Italia. - In origine esisteva in Italia un solo tipo di corso liceale, il ginnasio-liceo, della durata complessiva di 8 anni, istituito dalla legge Casati del 1859, che aveva ripreso e aggiornato, nello spirito laico-liberale del Risorgimento, una lunga tradizione di scuole di grammatica, retorica e filosofia esistenti da tempo nel Paese. Successivamente, in tempi diversi, al liceo-ginnasio si sono aggiunti il l. scientifico, il l. artistico, il l. linguistico e il l. musicale.
Ginnasio-liceo classico
Composto in origine da un corso ginnasiale di 5 anni e da uno liceale di 3, l'impianto del ginnasio-liceo ha costituito il fulcro della riforma scolastica (1923) di G. Gentile, il quale ha dato a quel corso di studi umanistici (basato sulle lingue classiche) una impostazione di largo respiro storico-filosofico, che non ha avuto eguali in Europa (neppure nel Gymnasium tedesco o nelle Grammar schools inglesi). Nonostante i ritocchi subiti negli anni successivi, in parte diretti ad attenuarne la severità per compiacere diversi ambienti, quel corso di studi è rimasto inalterato nella sostanza per diverso tempo ed è stato a lungo il principale canale di accesso all'istruzione universitaria. Con l'istituzione della scuola media unica nel 1962, il corso ginnasiale ha perso i primi 3 anni del suo specifico percorso di studi, sostituiti appunto dal più generico corso triennale di scuola media. I successivi adattamenti legislativi (1971), che hanno eliminato anche l'insegnamento opzionale del latino, ne hanno ridotto ulteriormente la portata formativa ai fini della prosecuzione degli studi nel corso liceale classico. Questo è rimasto pertanto composto dalle due classi residuali (iv e v) del ginnasio (con gli insegnamenti di italiano, latino, greco, lingua straniera, storia, geografia, matematica) e dal corso triennale del liceo classico (6 discipline storiche: letteratura italiana, latina e greca, storia, filosofia, storia dell'arte; nonché scienze naturali, matematica e fisica). Gli studenti che frequentano un tale corso liceale rappresentano circa il 10% del totale degli iscritti alle scuole secondarie superiori (9,6% nel 2003-04).
Liceo scientifico
Tale tipo di l. è stato introdotto, per la prima volta, nell'ordinamento scolastico italiano dalla riforma del 1923, in so-stituzione di un precedente corso sperimentale di liceo moderno e della sezione fisico-matematica dell'istituto tecnico, con il fine di sviluppare e approfondire l'istruzione dei giovani che aspirano agli studi universitari delle facoltà scientifiche. Dal 1969 agli alunni licenziati dal l. scientifico è stato consentito di iscriversi a qualsiasi corso di laurea. Il corso ha durata quinquennale. Nella prima classe, già detta di collegamento, s'insegnano italiano, latino, lingua straniera, storia, geografia, ma-tematica, disegno; nelle altre si aggiungono: filosofia, fisica, scienze naturali e chimica. Gli studenti che frequentano il l. scientifico rappresentano circa il 20% del totale degli iscritti alle secondarie superiori.
Liceo artistico
Anch'esso è nato con la riforma Gentile ed è l'unico corso liceale di durata quadriennale, finalizzato allo studio della pittura, scultura, decorazione, scenografia e architettura. Dopo il primo biennio comune, il corso si divide in due sezioni: la prima ha il compito di formare artisticamente e culturalmente i giovani che intendono proseguire gli studi nelle accademie di belle arti; la seconda mira a preparare allo studio dell'architettura e all'insegnamento del disegno. Al termine dei 4 anni si sostiene un esame di Stato, il quale, nel primo caso, è titolo di ammissione all'Accademia di belle arti, nel secondo dà accesso alla facoltà di Architettura. Gli studenti del l. artistico costituiscono (insieme a quelli degli istituti d'arte) circa il 4% (3,9% nel 2003-04) della popolazione scolastica di questa fascia di età.
Liceo linguistico
Sorto verso la metà del secolo scorso per iniziativa privata, e in seguito definito nell'ordinamento per il riconoscimento di validità del titolo di studio, è un corso di durata quinquennale, articolato in un biennio e in un triennio.
Liceo musicale
I corsi quinquennali dei l. musicali sono stati istituiti in via sperimentale con appositi decreti ministeriali (ai sensi dell'art. 3 del d.p.r. 31 maggio 1974 nr. 419) presso i conservatori di musica. Di solito comprendono un'area di materie umanistico-scientifiche (italiano, lingua straniera, storia, storia delle arti, filosofia, matematica, fisica, scienze naturali) e un'area di insegnamenti specialistici (materie musicali di base, strumento, teoria e analisi della musica, storia della musica). Al termine del corso si sostiene l'esame di Stato e il relativo diploma dà la possibilità di accedere a un grado superiore di studi musicali nell'ambito dei conservatori oppure ai corsi universitari.
La l. 53/2003
Con una legge quadro di riordino dei cicli di istruzione (l. 10 febbr. 2000 nr. 30), era stata prevista una scuola secondaria di 5 anni, articolata in 4 aree (classico-umanistica, scientifica, tecnica e tecnologica, artistica e musicale), ognuna delle quali ripartita in indirizzi, tutti denominati licei; essa tuttavia non ha trovato attuazione, per il ritiro del relativo regolamento attuativo. La l. 53/2003, di delega al governo per la definizione delle norme in materia di istruzione e di formazione professionale, nel quadro del nuovo 'sistema' generale dell'istruzione, ha previsto che il secondo ciclo di istruzione si articoli al suo interno in un "sistema dei licei" e in un "sistema dell'istruzione e della formazione professionale". Il sistema dei licei comprende i l. artistico, classico, economico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico, tecnologico, delle scienze umane; i l. artistico, economico e tecnologico si articolano in indirizzi corrispondenti ai diversi bisogni formativi. Tutti i corsi liceali hanno durata quinquennale. L'attività didattica si sviluppa in due periodi biennali e in un quinto anno di approfondimento del rispettivo profilo formativo. A conclusione del quinquennio si sostiene un esame di Stato, il cui superamento è titolo per l'accesso all'università e all'alta formazione artistica e musicale, mentre basta l'ammissione al quinto anno per l'accesso all'istruzione e formazione tecnica superiore. Il regolamento di attuazione della legge del 2003 è stato deliberato dal Consiglio dei ministri nel settembre 2005. Tale progetto è stato criticato dall'opposizione politica in Parlamento e da una parte della scuola militante; molto meno dalla società civile e dagli esperti di organizzazione scolastica. Il quadro liceale delineato dalla l. 53/2003 presenta, rispetto a quello che era stato prospettato dalla l. 30/2000, maggiore organicità e più chiara individuazione degli indirizzi di studio, ma neppure esso appare sorretto da una visione rigorosa della qualità e specificità dei saperi liceali.
Bibliografia
Scuole d'Europa. Sistemi a confronto, a cura di M. De Lucia, Roma 1989.
La scuola italiana dall'Unità ai nostri giorni, a cura di G. Cives, Firenze 1990.
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A. Lo Schiavo, Ipotesi di struttura dei corsi liceali, in Licei, 1991, 7-8.
G. Ferroni, La scuola sospesa. Istruzione, cultura e illusioni della riforma, Torino 1997.
A. Scotto di Luzio, Il liceo classico, Bologna 1999.
Stati generali dell'istruzione, in Annali dell'istruzione, 2001, 3-4 (nr. speciale).
S. Settis, Futuro del 'classico', Torino 2004.