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RICHIER, Ligier

di Y. Obriot - Enciclopedia Italiana (1936)
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RICHIER, Ligier

Y. Obriot

Scultore, nato a Saint-Mihiel probabilmente circa il 1500, morto a Ginevra nel 1566 o 1567, è il maggiore e il più noto di tutta una dinastia di scultori lorenesi. Lavorò sempre nella sua provincia e quasi tutte le sue opere si conservano in Lorena. La sua arte, ancora improntata al carattere patetico e al naturalismo medievali, è tuttavia contrassegnata dallo spirito del Rinascimento italiano. Una delle sue prime opere fu il postergale marmoreo della chiesa di Hattonchatel (1528). Nel 1547, per commissione di Anna di Lorena, e per la collegiata di S. Pietro a Bar-le-Duc, eseguì la statua funebre di Renato di Châlons, conte di Nassau, ucciso all'assedio di Saint-Dizier. In un magnifico slancio, lo scheletro del duca, col braccio sinistro levato verso il cielo, offre a Dio il suo cuore fedele. L'opera, di perfetta esattezza anatomica, è intensamente patetica. Per Filippa di Gheldria, seconda moglie di Renato II di Lorena, il R. scolpì una lunga figura, dal bianco viso scarno, drappeggiata nella cappa nera delle Clarisse: opera in cui la policromia dei marmi accresce l'effetto drammatico. Nel 1367 abbandonò la Francia per sottrarsi alle persecuzioni contro i protestanti, e lasciò incompiuto un grande sepolcro composto di numerose statue, che stava eseguendo per la chiesa di S. Stefano a Saint-Mihiel: un Seppellimento di Cristo che certamente fu terminato da suo figlio. Quest'opera grandiosa mostra una ispirazione diversa: l'ordine consueto delle figure e l'iconografia tradizionale non vi sono più rispettati e le figure rivelano un certo manierismo.

Bibl.: C. H. Dauban, L. R. sculpteur lorrain, Parigi 1861; Abbé Soubaut, Les L. R. et leurs oeuvres, Nancy 1883; L. Germain, La famille des R. in Mémoires de la Société des lettres, sciences et arts de Bar-le-Duc, Parigi 1888; P. Denis, L. R., ivi 1911; M. Devigne, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII, Lipsia 1934 (con bibl.).

Vedi anche
Callot, Jacques Callot ‹kaló›, Jacques. - Incisore e disegnatore (Nancy 1592 o 1594 - ivi 1635). Nel 1607 cominciò a riprodurre all'incisione le opere dei grandi pittori. Nel 1608 si recò a Roma; dal 1611 fu poi a Firenze, dove, scegliendo l'acquaforte come mezzo più rispondente alla sua creatività, incise i suoi primi ... Renato II duca di Lorena Figlio (1451-1508) di Federico di Lorena. Succeduto al cugino Nicola d'Angiò (1473) come duca di Lorena e di Bar, dovette lottare contro Carlo il Temerario, che nel 1475 riuscì a impadronirsi di Nancy; ma Renato II duca di Lorena, alleatosi con gli Svizzeri, riconquistò la città (1477) e sotto le sue ... Stanislào Leszczyński re di Polonia Stanislào Leszczyński re di Polonia. - Figlio (Leopoli 1677 - Lunéville 1766) di Raffaele, vicetesoriere della Corona; voivoda di Posnania, avversò Augusto II e, dopo la sconfitta di questi a opera di Carlo XII, fu eletto re (1704) dalla Confederazione di Varsavia. Nominalmente sovrano, ma di fatto esecutore ... Nancy Città della Francia (105.468 ab. nel 2006), in Lorena, presso la confluenza dei fiumi Meurthe e Mosella (a 198 m s.l.m.), dove questi sono tagliati perpendicolarmente dal canale navigabile che unisce il Reno alla Marna. Attive le fabbriche di prodotti chimici e farmaceutici; industrie alimentari e tessili, ...
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    Scultore (Saint-Mihiel 1500 circa - Ginevra 1566 o 1567), il più noto di tutta una dinastia di scultori lorenesi. Sembra abbia soggiornato a Roma (1515-20) ma il suo vigoroso temperamento drammatico e il forte naturalismo delle sue sculture rivelano una adesione al gusto tardo gotico. Tra le sue prime ...
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