LIGNY (A. T., 44)
Comune del Belgio, nella provincia di Namur, che nel 1926 contava 2070 ab.
La battaglia di Ligny (16 giugno 1815). - Vinta dai Francesi, comandati da Napoleone, contro l'esercito prussiano comandato dal Blücher. Con questa vittoria tattica s'iniziò la breve campagna del Belgio che doveva concludersi due giorni dopo sui campi di Waterloo. Napoleone - che dopo il ritorno dall'Elba aveva in poche settimane improvvisato un nuovo esercito - risolve di agire offensivamente nel Belgio, dove tendono a riunirsi i coalizzati, rispettivamente comandati dal Wellington (Inglesi), dal Blücher (Prussiani), dallo Schwartzenberg (Austriaci); quest'ultimo ancora assai lontano dal Belgio. Con un'attività prodigiosa (che smentisce la leggenda delle sue menomate qualità fisiche e volitive) l'imperatore risolve di attaccare per prima l'armata del Blücher, la quale gravita intorno a Liegi e ha distaccamenti a Charleroi e a Namur. Con questa fulminea mossa, Napoleone calcola di poter battere i Prussiani prima che gl'Inglesi possano sostenerli. L'offensiva è iniziata il 15 giugno col grosso delle forze francesi, mentre un forte distaccamento (corpo del Ney) è inviato verso nord, a Quatre-Bras, per intercettare le provenienze da Bruxelles (Inglesi). I Prussiani, perduta Charleroi, e dopo aver tentato invano una difesa ai margini della piazza di Fleurus, prendono posizione intorno a Ligny. Napoleone, proseguendo l'offensiva, li attacca quivi il 16 giugno; e per rendere l'azione più decisiva ordina al Ney di appoggiare verso sud-est con mira di aggirare l'ala destra del Blücher. Però l'azione del grosso dell'esercito francese contro i Prussiani non può essere iniziata che nelle prime ore del pomeriggio causa la stanchezza delle truppe. Verso il tramonto il tratto centrale della linea di battaglia del Blücher cede terreno, ma con la sua destra il generale prussiano si è spostato verso nord-ovest in modo da accostarsi per quanto possibile al Wellington. Da parte francese il maresciallo Ney - impegnato vivamente dagl'Inglesi a Quatre-Bras - non aveva potuto eseguire il movimento ordinatogli dall'imperatore. La manovra risolutiva della battaglia come ideata da Napoleone durante la lotta venne, in tal modo, a mancare; e la divisione di destra del Ney (d'Erlon) che trovavasi più delle altre in misura di concorrere alla battaglia di Ligny, fu da ordini e contrordini attratta alternativamente nelle due opposte direzioni di Quatre-Bras e di Ligny e finì con l'oscillare tutto il giorno fra due battaglie senza partecipare ad alcuna. Malgrado la vittoriosa tattica di Ligny, i Francesi - non potendo per la stanchezza inseguire il nemico - non riuscirono a impedire che i Prussiani si ritirassero verso nord, ossia nella direzione a essi più conveniente. Il corpo del Grouchy, incaricato di agganciare nuovamente il Blücher, non riuscì a ritrovare le tracce, ciò che permise la riunione degli eserciti inglesi e prussiani due giorni dopo sul campo di battaglia di Waterloo. E forse l'attacco francese del 16 giugno affrettò la congiunzione delle due masse avversarie. Comunque la battaglia di Ligny mostra chiaramente che non sempre a un successo tattico consegue un vantaggio strategico.