limitatore
limitatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del lat. limitator -oris, dal part. pass. limitatus di limitare (→ limitato)] [LSF] Dispositivo per limitare l'entità di un fenomeno, facendo in modo che determinate grandezze caratteristiche del fenomeno in questione non superino certi valori. ◆ [ELT] L. di ampiezza: (a) nome di dispositivi per mantenere entro certi prefissati limiti l'ampiezza di una grandezza elettrica variabile; utilizzano, in modo opportuno, le proprietà di elementi non lineari (per es., diodi opportunamente polarizzati); (b) nei radioricevitori supereterodina a modulazione di frequenza, lo stadio amplificatore a media frequenza che precede il rivelatore e che, polarizzato automaticamente, ha la funzione di mantenere a un valore costante l'ampiezza della tensione applicata al rivelatore stesso, eliminando o quanto meno riducendo fortemente la modulazione d'ampiezza dovuta a disturbi (allora si parla anche di l. di disturbi), interferenze, ecc. ◆ [FTC] [EMG] L. di corrente: dispositivo per limitare il valore dell'intensità di una corrente elettrica interrompendone il circuito se l'intensità supera un prefissato valore; i tipi più comuni sono basati sulla fusione di un fusibile oppure su interruttori di massima corrente (→ interruttore). ◆ [ELT] L. di disturbi: v. sopra: L. di ampiezza: (b). ◆ [FTC] [EMG] L. di tensione: dispositivo per proteggere un impianto o un apparecchio elettrico da sovratensioni, intervenendo quando la tensione sale a valori tali da provocare scariche o altri fenomeni dannosi; per gli impianti e lungo le linee si usano scaricatori (→ scaricatore), mentre gli apparecchi vengono di solito protetti mediante interruttori di massima tensione (→ interruttore).