LIN PIAO (App. III, 1, p. 994)
Uomo politico cinese, morto a Ondor Haan, Mongolia, il 12 settembre 1971. Quale ministro della Difesa aveva accentuato l'impegno politico e la propaganda a favore della linea del partito all'interno dell'esercito, strutturato come "esercito popolare".
Nel 1965 affermò in un suo scritto che, come nella guerra rivoluzionaria le campagne avevano assediato e vinto le aree urbane, così in futuro i popoli afro-asiatico-latino americani avrebbero circondato e vinto il Nord America e l'Europa occidentale. La sua influenza andò aumentando sino al punto che egli fu considerato, dopo Mao Tse-tung, la persona più importante e l'interprete ufficiale del pensiero di Mao. Ancora nel 1969, in occasione del IX Congresso nazionale del partito comunista cinese, era al secondo posto della gerarchia come vice-segretario del partito e animatore del movimento delle Guardia rosse. Nel 1971 moriva in un incidente aereo; la notizia della sua morte venne comunicata con molto ritardo, nel corso di una campagna in cui lo si accusava di aver voluto ristabilire in Cina, con la sua "cricca antipartito", un regime revisionista tendente a restaurare il capitalismo borghese. Nel 1973 il suo nome era associato a quello di Confucio nel movimento "criticare Lin Piao e criticare Confucio".