Lin Tianmiao
– Artista cinese (n. Shanxi 1961). Conclusi gli studi artistici alla Capital normal University di Beijing (1984), assieme al marito Wang Gong Xin, anch’egli artista, è emigrata a New York, lavorando in una compagnia tessile e frequentando al contempo l’Art students league (1989), per far infine ritorno nel 1995 nel suo Paese d’origine, dove si è imposta come una delle poche artiste cinesi di fama internazionale. La sua prima opera importante è l’installazione The proliferation of thread winding (1995), un letto completamente ricoperto di fili di cotone bianco distesi fino a terra: l’uso del filo, a rivestire del tutto gli oggetti e a trasformarli, come metafora d’identità di genere e del lavoro femminile e come memoria della sua infanzia, è divenuto da questo momento la tecnica peculiare di questa artista, che ha continuato a servirsene in tutte le sue opere successive. Dopo Bound unbound (1997), un’installazione composta di centinaia di piccoli oggetti domestici sparsi sul pavimento e rivestiti di filo bianco, alla fine degli anni Novanta ha dato via allo studio del corpo umano, soprattutto quello femminile, come in Dreamer (2000), foto di un nudo di donna appeso al soffitto da cui pendono centinaia di fili, nell’installazione composta di foto, video e performance Here o there? (in collaboraz. con il marito, Biennale di Shangai 2002), nell'importante serie di sculture in fibra di vetro e filo di seta Non zero (2004), che comprende tra l’altro Chatting, sei figure di donne anziane in dimensioni reali, in Initiator, figura di ragazza in atteggiamento di esitazione, e nella serie Mother’s!!! (2007), in cui più esplicita è la ricerca sulla psicologia femminile su cui molto del suo lavoro è incentrato. Infine, la serie The same (2011), forse non tra le più felici, che comprende uno studio su ossa e scheletri umani.