Cavalieri, Lina (propr. Natalina)
Cantante lirica e attrice, nata a Roma il 25 dicembre 1875 e morta nei pressi di Firenze il 7 febbraio 1944 durante un bombardamento aereo. Donna di grande bellezza, amò esibire sensualità sottile e portamento elegante. Per queste sue doti e per il suo fascino fisico ("massima incarnazione di Venere in terra", G. D'Annunzio) rappresentò uno dei primi esempi di divismo. Il suo mito durò nel tempo e le sopravvisse. A esso fu dedicato un film di mediocre qualità biografica, sentimentale nella sostanza: La donna più bella del mondo (1955), firmato da Robert Z. Leonard e interpretato da Gina Lollobrigida.
Di umili origini, iniziò la sua attività di canzonettista in un caffè di Roma e divenne una delle più brillanti vedettes della belle époque. Dotata di una voce gradevole e soprattutto di una grazia innata, decise di diventare cantante lirica e quindi si dedicò allo studio del canto; il suo debutto come soprano avvenne al San Carlo di Napoli nella Bohème (1900). Successivamente cantò nei maggiori teatri del mondo sempre interpretando parti di eroine liriche come Manon, Thaïs, Salomè, Fedora, Tosca, Violetta, suscitando anche scandalo, come nel caso del famoso bacio dato in scena a Enrico Caruso al termine del duetto d'amore della Fedora al Metropolitan Opera House di New York (stagione 1906-07). Iniziò la sua carriera cinematografica nel 1913 quando la casa di produzione statunitense Playgeors Film Corporation le propose di interpretare la Manon Lescaut, adattata per il grande schermo dallo scrittore Herbert Hall Winslow che ne assunse anche la regia; il film riscosse un successo internazionale e la C. venne chiamata in Italia per interpretare, diretta da Emilio Ghione, Sposa nella morte! (1915) e La rosa di Granata (1916) in ruoli di donne capaci di suscitare grandi passioni. Tornata negli Stati Uniti girò The eternal temptress (1917) di Émile Chautard; Love's conquest (1918), A woman of impulse (1918) e The two brides (1918) di Edward José; il cambiamento dei gusti del pubblico decretò l'insuccesso di questo genere di film e la C. ritornò in Italia. Interpretò il suo ultimo film L'idole brisée (1920) di Maurice Mariaud in Francia nel tentativo di riaccendere la leggenda, ma anche questo lavoro non ebbe successo e la diva si ritirò dalla vita artistica.
G. Vecchietti, La famosa Cavalieri, in "Cinema", 1937, 17, nr. monografico; R. Meloncelli, Cavalieri, Lina, in Dizionario biografico degli Italiani, Istituto della Enciclopedia Italiana, 22° vol., Roma 1979, pp. 676-78, ad vocem; V. Martinelli, L'avventura cinematografica di Lina Cavalieri, in "Il territorio. Rivista quadrimestrale di cultura e studi sabini", 1986, 3, pp. 285-99.