LINCEI (XXI, p. 173)
L'istituzione della R. Accademia d'Italia pose fin dall'inizio il problema della coesistenza, accanto ad essa, della antica R. Accademia nazionale dei Lincei. Ma dato lo scopo principalmente politico per cui venne creata la prima, tale coesistenza non fu tollerata dal governo fascista che, dopo una serie di misure restrittive dell'autonomia dell'Accademia dei Lincei, stabilì, con r. decr. 8 giugno 1939, n. 775, la fusione di essa con quella d'Italia, fusione che costituì una vera e propria soppressione dell'istituto linceo. In conseguenza di tale provvedimento i soci lincei, senza distinzione fra nazionali e corrispondenti, furono posti in sott'ordine agli accademici d'Italia e raggruppati nella categoria degli "aggregati", mentre i soci stranieri, tra i quali figuravano i più illustri rappresentanti della scienza mondiale, furono del tutto ignorati. Caduto il regime fascista e liberata Roma, il ministero Bonomi, con i decr. legge 28 settembre 1944, nn. 359 e 363, ricostituì l'Accademia dei Lincei, devolvendole il patrimonio e le funzioni della soppressa Accademia d'Italia.
Con decr. legge 12 aprile 1945, n. 178, fu costituito un comitato di soci anziani dell'Accademia dei Lincei, presieduto da Benedetto Croce per attendere all'opera di ricostituzione dell'istituto e con decr. legge 16 novembre 1945, n. 801, fu affidato alla presidenza del comitato il compito di reggere, governare e amministrare l'Accademia per l'anno 1945-46 e di indire elezioni straordinarie per ricoprire i numerosi posti resisi vacanti dal 1939 al 1945. Il predetto decr. legge introdusse anche nella classe di scienze morali, storiche e filologiche la nuova categoria di critica delle arti e delle lettere. Nell'ottobre 1946, in conformità dello statuto del 1920 richiamato in vigore, l'Accademia costituiva il suo ufficio di presidenza e dava inizio alla piena ripresa della sua attività scientifica che si concreta nelle tornate mensili delle due classi, nella pubblicazione delle Memorie, dei Rendiconti accademici e delle Notizie degli Scavi, e nell'edizione di altre importanti opere scientifiche, quali la collezione nazionale dei classici greci e latini, i Monumenti antichi, gli Atti delle assemblee costituzionali italiane.
La ricostituita Accademia è composta dalla classe di scienze fisiche, matematiche e naturali e dalla classe di scienze morali, storiche e filologiche: ciascuna di esse comprende 72 soci nazionali, 72 corrispondenti e 72 stranieri. Annesse all'Accademia sono numerose fondazioni: tra di esse hanno particolare importanza la Fondazione Volta, il cui fine è quello di promuovere e organizzare convegni periodici di studiosi italiani e stranieri; la Fondazione Feltrinelli, costituita dall'ingente patrimonio lasciato dall'industriale milanese Antonio Feltrinelli con lo scopo di conferire importanti premî a scienziati, letterati e artisti, e la Fondazione Donegani, destinata a incrementare, con il patrimonio lasciato dall'ing. G. Donegani stesso, gli studî di chimica.