LINDISFARNE (Holy Island)
Piccola isola, situata sulla costa orientale d'Inghilterra, di fronte all'antica residenza northumbrica di Bebbanbury. Ivi, nel 635, l'abate vescovo Aidano, chiamato dal re Osvaldo, fondò un monastero che divenne punto di partenza dell'attività missionaria irlandese e centro religioso e culturale della Northumbria. Già nel sec. VII vi fioriva la storiografia, di cui sono prova gli Annali di Lindisfarne. La scuola e la copisteria del monastero erano celebri ed esercitavano grande influenza. Che già di buon'ora vi si coltivasse l'arte, è dimostrato dall'Evangeliario di Lindisfarne, attualmente nel British Museum. La sua fama religiosa è dovuta soprattutto a S. Cutberto (morto nel 687), che introdusse la regola benedettina. Nel 793 fu distrutta dai Danesi, e nuovamente nell'875; dopo di che i monaci abbandonarono il monastero, e si stabilirono prima in Chester-le-Street, poi in Durham, dove fu trasferita la sede vescovile. Lindisfarne rimase priorato. Nel 1559 fu soppresso anche questo; la chiesa e il monastero, che erano stati ricostruiti nel sec. XI, furono distrutti. Degli antichi edifizî non sono rimaste che rovine.
Bibl.: Dugdale, Monasticum anglicanum, I, Londra 1846, pp. 219-52; A. Graham, Lindisfarne, Londra 1920; E. G. Millar, The Lindisfarne Gospels, Londra 1923.