linfoma cerebrale
Neoplasia del sistema linfatico che, primitivamente o per localizzazione secondaria da altri distretti, insorge e si sviluppa nel cervello. Il l. c. primitivo è molto raro, e rappresenta l’1÷5% di tutte le neoplasie cerebrali; è caratteristicamente extranodale, insorge cioè al di fuori di stazioni linfonodali; dall’inizio del secolo si è registrato un aumento dell’incidenza di questa neoplasia, probabilmente legato alla maggior sopravvivenza dei soggetti con AIDS (malattia predisponente ai linfomi). Il l. c. tende a diffondersi, per via liquorale, nel sistema ventricolare e alle meningi; frequenti sono le localizzazioni oculari. La sintomatologia è variabile, dipendendo sia dalla localizzazione (segni focali), sia dalla presenza e dall’entità dell’ipertensione endocranica. Il l. c. ha spiccata tendenza a recidivare dopo terapia. Alla neuroimaging i l. c. si presentano come lesioni ben delineate, uniche o multiple, più spesso sopra il tentorio, raramente in fossa cranica posteriore; interessano di preferenza le strutture profonde e i nuclei della base. La terapia chirurgica non è eseguibile, e anche i trattamenti radio- e chemioterapici sono condizionati dall’esistenza o meno di un’immunodepressione da HIV: laddove possibile, la terapia radiante, che coinvolge tutto l’encefalo, dà buoni risultati, seppure con frequenti recidive; la chemioterapia con metotressato o con citosinarabinoside, considerata di scelta in pazienti non gravemente immunocompromessi, viene preceduta o seguita dalla terapia radiante. Il trattamento con corticosteroidi provoca in tutti i casi un drastico miglioramento della sintomatologia clinica e una riduzione della massa tumorale, sia per la lisi delle cellule linfomatose, sia per la riduzione dell’edema intorno alla lesione.