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linguaggio

Enciclopedia della Matematica (2013)
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linguaggio


linguaggio in termini generali, sistema di simboli e di codici attraverso il quale gli individui di un gruppo sociale si scambiano informazioni. Nell’ambito dei linguaggi verbali, espressi cioè attraverso particolari successioni di suoni o di segni scritti, appartenenti a un prefissato alfabeto, si distingue tra → linguaggi naturali, utilizzati per la comunicazione tra individui e dotati di una grammatica e una sintassi storicamente determinate, socialmente accettate e, come tali, in continua evoluzione, e → linguaggi formali, dotati anch’essi di grammatiche, che tuttavia costituiscono dei sistemi chiusi di generazione delle sequenze accettate. Questi ultimi sono utilizzati in logica per studiare in maniera controllata i procedimenti deduttivi che sono alla base del ragionamento e per determinarne la correttezza. Sui linguaggi formali si fondano anche i → linguaggi di programmazione utilizzati per dare istruzioni ai calcolatori e quindi per la comunicazione tra un individuo e un automa. Il grado di formalizzazione di un linguaggio può anche variare a seconda del contesto e, per esempio, è possibile che nella dimostrazione di un teorema si utilizzino contemporaneamente un linguaggio parzialmente formalizzato (come il linguaggio algebrico caratteristico del → calcolo letterale) e il linguaggio naturale (che in quel contesto assume il ruolo di → metalinguaggio).

□ In logica, si definisce linguaggio il contesto simbolico che consente di eliminare l’equivocità e l’indeterminatezza del linguaggio naturale (→ linguaggio formale).

Vedi anche
parola Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase. Linguistica Il termine p. non ammette una definizione unitaria ed esauriente, ... logica Filosofia Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive. La l. antica I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico, pur conservando λογικός per tutta la grecità il valore ... segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con cui abbia una connessione ontologica o semplicemente analogica. Astronomia I ... grammatica Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale di una lingua) ed etimologia. G. è anche la disciplina ...
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  • LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE
  • CALCOLO LETTERALE
  • LINGUAGGI FORMALI
  • GRUPPO SOCIALE
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Vocabolario
linguàggio
linguaggio linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.;...
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open ‹óupën›, agg. ingl. [propr. part. pass. di (to) open «aprire»], usato in ital. come agg. e s. m. – 1. Nel linguaggio sport., sinon. di omnium, usato particolarm. nel golf e nel tennis per designare le gare aperte sia ai professionisti...
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