LINGUAGLOSSA (A. T., 27-28-29)
Città della provincia di Catania, che dista dal capoluogo 50 km.: giace sul declivio nordorientale dell'Etna, a 525 m. s. m., là dove si notano i residui di una corrente lavica del sec. XVI. Il paese, sicuramente ricordato sino dall'epoca normanna (1145), ha resistito, come altri, ai colpi mortali che il vulcano suole infliggere a quegli abitati che più gli si stringono attorno. La forma del nome, ora prevalente, è del tutto arbitraria; giacché quella adoperata generalmente sino al secolo XVIII fu Lingua grossa, che qualcuno attribuisce alla forma del centro. Il quale ha molte e belle chiese e altri notevoli edifizî che l'adornano. Fu per varî secoli sotto il regime feudale, e nel sec. XVII divenne un principato. Ma in quello stesso secolo gli abitanti, che erano allora intorno a 4000 (1653: ab. 4107), a proprie spese si affrancarono dalla signoria feudale. Nel territorio del comune (kmq. 58,39) la produzione tipica è quella del vino; ma vi sono anche buoni pascoli, e il bosco fornisce legname di pino, quercia e castagno. La popolazione del comune nel 1921 era di 9420 ab. (nel centro 8293), nel 1931 di 9686 ab.